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Panchine roventi: ormai l’allenatore è spacciato | Ecco il primo esonero in Serie A

Panchina

Panchine già bollenti in Serie A - lapresse - interdipendenza.net

Dopo appena due giornate di campionato già alcune panchine sono roventi. Un allenatore in particolare sembra proprio spacciato.

Nel mondo del calcio la figura dell’allenatore è un paradosso vivente. Ultimamente se ne parla troppo, a causa di molti personaggi, che hanno visioni diversi da altri, ma nonostante tutto resta pur sempre un uomo solo. Solo contro tutti.

È l’architetto del successo, il tecnico che plasma il gioco ma che, in caso di vittoria, gode spesso di una luce riflessa dalle gesta eroiche dei suoi giocatori, in fondo sono coloro che scendono in campo, artefici o carnefici del suo destino.

Ma un allenatore è anche, e forse soprattutto, il capro espiatorio designato, la prima vittima sull’altare della disfatta. La Serie A, in questo senso, è un palcoscenico impietoso dove la pazienza è merce rara e la “panchina rovente” non è solo un modo di dire, ma un’amara realtà che può concretizzarsi in qualsiasi momento.

Il detto “l’allenatore è l’uomo solo” non è un cliché, ma una cruda verità. Sebbene in campo ci siano undici giocatori, è l’uomo in panchina a essere il bersaglio principale delle critiche, dei fischi e, in ultima analisi, dei licenziamenti. La sua posizione è precaria per natura, legata a un filo sottilissimo che si chiama risultato. E in Italia, dove la cultura calcistica è viscerale e passionale, quel filo può spezzarsi con la velocità di un tiro a rete.

La panchina già traballa

È pur vero che parlare di esonero dopo appena due giornate di Serie A, disputate tra l’altro con il mercato aperto, potrebbe sembrare una follia. Eppure, il calcio moderno non ammette tregue. La pressione mediatica, le aspettative dei tifosi e le dinamiche di un mercato sempre più frenetico impongono una corsa contro il tempo.

I risultati, per quanto iniziali, sono visti come un indicatore cruciale, un presagio di ciò che verrà. E se il presagio è nefasto, la ghigliottina è già pronta. In un’epoca in cui le squadre di Serie A sono veri e propri brand globali, l’allenatore è il volto di quel brand. Non ha il tempo di costruire un progetto a lungo termine. A quanto pare. Per questo la panchina è già traballante.

Ivan Juric
Ivan Juric, allenatore dell’Atalanta – lapresse – interdipendenza.net

Il candidato numero uno all’esonero

Le quote dei bookmakers offrono un’indicazione piuttosto chiara di chi si trova nella posizione più scomoda. In questa fase iniziale della Serie A, il candidato numero uno all’esonero è Ivan Juric, l’erede di Gasperini che ha iniziato la sua avventura a Bergamo con due pareggi in chiaroscuro.

L’ex tecnico di Roma e Southampton, si trova già sotto la lente d’ingrandimento: la quota esonero varia da 1,75 a 2,25. Ma l’allenatore croato non è il solo a rischiare, sempre secondo i bookies. Il divorzio tra il Lecce ed Eusebio Di Francesco è tra l’1,85 e il 2,40, quello di Gilardino al Pisa è bancato 2,40 un po’ da tutti, A rischio anche Zanetti: l’allontanamento dall’Hellas Verona passa dai 2,25 ai 2,75. C’est la vie.