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Inter, il ds Ausilio svela un segreto | Sarà un’Inter ancora più competitiva: Napoli avvisato

Piero Ausilio

Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter - lapresse - interdipendenza.net

Il cambio di guida tecnica non va ad inficiare l’ambizione dell’Inter. Ausilio svela un segreto. Nerazzurri ancora più forte.

Il mercato ha acceso le luci su allenatori e giocatori, ma nel backstage dell’Inter c’è il cuore pulsante che ha reso la Beneamata la squadra più vincente in Italia negli ultimi anni, al netto della stagione termina con un deludente “zeru tituli”.

Ok Beppe Marotta, ma sarebbe un grande errore non includere Piero Ausilio tra i plus dell’Inter. Il direttore sportivo con dedizione e competenza ha contribuito a ricostruire un top team, capace di dominare in Italia e di farsi rispettare in Europa.

Il suo percorso non è stato semplice né lineare. Ausilio ha affrontato anni di transizioni societarie, cambi di proprietà e stagioni difficili, ma non ha mai smarrito la bussola. La sua forza risiede nella capacità di leggere il calcio moderno con un approccio quasi scientifico, unendo una profonda conoscenza del talento emergente a una visione strategica a lungo termine.

Il merito più grande di Ausilio è stato quello di riuscire a costruire rose competitive, spesso con budget limitati e in pieno mercato sostenibile, scovando gioielli nascosti e intuendo il potenziale di giocatori che altri club avevano trascurato.

La lunga lista

L’elenco dei suoi “colpi” è lungo e impressionante. Da Lautaro Martinez, arrivato come una giovane promessa e trasformato in uno dei migliori attaccanti al mondo, a Nicolò Barella, acquisito in un momento di grande incertezza ma diventato pilastro insostituibile del centrocampo. E ancora.

Gli innesti di Hakan Calhanoglu e Marcus Thuram, arrivati a parametro zero e rivelatisi decisivi, dimostrano un’abilità non comune nel cogliere le opportunità del mercato. Ausilio non si limita a comprare, ma crea valore.

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia, prima di andare al Napoli, il georgiano è stato a un passo dall’Inter – ansa – interdipendenza.net

Vi dico tutto

Ringrazio Cudicini, ora un mio grande amico, per avermi rotto il ginocchio: la mia carriera è finita lì. All’inizio avevo in testa la panchina, ho fatto per due anni l’assistente dell’allenatore degli Esordienti. Poi il presidente della Pro Sesto, Giuseppe Peduzzi, mi ha detto una frase che mi ha cambiato la vita“. Ed è così che Piero Ausilio divenne dirigente: “Peduzzi – continua il ds, sempre in uno stralcio di un’intervista a La Gazzetta dello Sport – ci sarà sempre un allenatore migliore di te perché ti manca l’esperienza da calciatore, ma sei sveglio e potrai fare un bel percorso da dirigente”. Detto, fatto.

È proprio nel corso dell’intervista che Piero Ausilio svela un segreto: “Kvaratskhelia uno dei grandi errori commessi, ma noi giocavamo con il 3-5-2 e lui è un calciatore da 4-3-3, per questo non lo abbiamo preso”. Sarà una grande Inter, anche con Chivu. Parola di Ausilio: “Sono abituato a costruire le squadre rispettando le idee dell’allenatore“.