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A mali estremi, estremi rimedi | Lazio, Lotito ne “taglia” due: solo così c’è lo sblocco del mercato

Claudio Lotito e Maurizio Sarri

Claudio Lotito e Maurizio Sarri, presidente e allenatore della Lazio - lapresse - interdipendenza.net

A Sarri servono rinforzi. A Lotito non rimane che il taglio di due biancocelesti: solo così la Lazio potrà fare mercato in entrata.

La situazione attuale della Lazio è tutta racchiusa nel celebre proverbio che “a mali estremi, estremi rimedi“. Un detto popolare che sintetizza alla perfezione la situazione di un Maurizio Sarri con le mani legate. Ha di nuovo la sua Lazio, ma non quella pensata prima di venire a conoscenza del mercato in entrata bloccato.

Dopo settimane di stallo e la frustrazione crescente di Maurizio Sarri, il presidente Claudio Lotito ha deciso di agire con decisione, operando due tagli “dolorosi” ma necessari per sbloccare il mercato in entrata.

La scelta, drastica, è dettata da una situazione finanziaria complessa e dalla ferma volontà del tecnico di avere rinforzi mirati per mantenere alta la competitività della squadra. La principale causa del blocco del mercato biancoceleste risiede, come noto, nell’ormai cronica questione dell’indice di liquidità.

Le norme federali, volte a garantire la sostenibilità economica dei club, impongono precisi parametri finanziari che la Lazio, non ha rispettato pienamente, nonostante il pensiero del suo presidente Claudio Lotito.

Un peso eccessivo sulle casse societarie

Questo ha impedito di fatto l’iscrizione a bilancio di nuovi acquisti, nonostante la chiara volontà di Sarri di rinforzare la rosa, secondo giocatori più funzionali alla sua visione calcistica, rispetto a una Lazio pensata a immagine e somiglianza di Marco Baroni, l’allenatore biancoceleste della passata stagione.

A complicare il quadro, si è aggiunto un monte ingaggi ritenuto eccessivo in relazione ai ricavi e alla composizione della rosa. Diversi giocatori, pur non rientrando nei piani tecnici di Sarri o avendo un rendimento inferiore alle aspettative, continuano a pesare in maniera significativa sulle casse societarie. Da qui l’esplosione (solita negli ultimi anni) dei tifosi nei confronti della proprietà.

Tijjani Noslin
Tijjani Noslin, attaccante della Lazio – lapresse – interdipendenza.net

I nominati

Sarri ha chiesto a chiare lettere rinforzi in difesa, a centrocampo e in attacco, non solo per una questione numerica ma anche per elevare il livello tecnico complessivo della squadra. Servono giocatori con determinate caratteristiche, ma prima bisogna tagliare.

Ovviamente cedendo un big, vedi Rovella o leggasi Zaccagni, lo sblocco del mercato sarebbe praticamente automatico, né Lotito né Sarri hanno intenzione di privarsi di un patrimonio biancoceleste tanto importante. Meglio due, ma meno forti e funzionali. Così, secondo Il Messaggero, dopo la sola cessione di Tchaouna, Maurizio Sarri starebbe riflettendo prima delle sue valutazioni finali. In attacco è ballottaggio tra Noslin e un Cancellieri che sta scalando le gerarchie di Sarri. Attacco a parte, occhio ai nominati Gigot e Patric (per la difesa) i Basic per il centrocampo.