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Pace fatta? Neanche per sogno! | Marotta e l’Inter infastiditi dal comportamento del nerazzurro

Beppe Marotta

Beppe Marotta, presidente dell'Inter - ansa - interdipendenza.net

Tra dubbi e certezze è iniziato il raduno dell’Inter targata cifra. Ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere tra i nerazzurri.

Il Mondiale per Club, l’uscita anticipata agli ottavi di finale per mano della Fluminense, il botta e risposta Lautaro Martinez-Calha era soltanto la lunga mano di una stagione che a certo punto sembrava da tutto, ma che stringi-stringi è diventata da nulla. Tant’è.

Con le prime visite mediche e il raduno di Appiano Gentile, è iniziato il pre-season dell’Inter per la stagione 2025-26. Un’annata diversa, senza più Simone Inzaghi (volato da mesi in Arabia Saudita per allenare l’Al-Hilal) ma sotto la guida di Cristian Chivu. Dubbi e certezze nella preparazione nerazzurro a un mesetto dall’esordio in campionato col Torino.

Test fisici, colloqui individuali tra tecnico e gruppo squadra, un lungo confronto con la dirigenza sul mercato. Così è iniziata la nuova avventura di un’Inter certa dei suoi big, ma vogliosa di cambiare lo scorso finale di stagione, quando si è materializzato il peggiore degli incubi possibili, sintetizzato con due parole che fanno male: zeru tituli.

Presenti quasi tutti i nerazzurri, fatta eccezione per Frattesi e Taremi: il centrocampista sta completando la riabilitazione post-operatoria e si sta allenando in piscina, l’attaccante iraniano ha ottenuto qualche giorno extra di permesso sia per motivi personali legati alla situazione in Iran, ma anche per valutare il suo futuro, probabilmente lontano dalla Milano nerazzurro.

L’ombra del mercato

Si è partiti così, con alcune certezze ma altrettanti dubbi. Le certezze sono date dalla permanenza di tutti gli alfieri di Simone Inzaghi, i dubbi da alcune situazioni di mercato ancora da definire, dai soldi da trovare per prendere Lookman, ma anche dalla situazione di Calha.

Social alla mano la pace fatta tra Lautaro Martinez e il turco è stata suggellata da un post con tanto di immagini di quell’abbraccio. Che a bocce ferme fa sì esultare, ma anche riflettere: cosa accadrà alle prime difficoltà? E poi c’è l’ombra del mercato.

Kristjan Asllani
Kristjan Asllani, centrocampista dell’Inter – lapresse – interdipendenza.net

Così non va bene

È un’Inter anche infastidita dalla situazione Asllani, che sta rallentando il mercato in entrata nerazzurro. Secondo Gazzetta dello Sport la dirigenza dell’Inter non avrebbe affatto digerito i tanti “no” del centrocampista albanese.

La Beneamata ha fretta di cederlo, ma Asllani vuole restare in Italia, e sta chiudendo a tutti le porte per un suo trasferimento, in primis al Betis, pronto a prenderlo con un’offerta ritenuta soddisfacente. Per l’Inter andrebbe bene qualsiasi soluzione, purché arrivino i 15 milioni di euro che rappresentano la cifra pattuita per cederlo. Il problema è proprio lì: quei soldi possono spenderli, a oggi, sono i club extra-italiani. Quei soldi servono all’Inter per contribuire all’acquisto di Lookman. Quei soldi devono arrivare in un tempo breve, da qui il malcontento interista. Presto, che è tardi.