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Juric sfoglia la margherita. Poi la scelta sicura | L’Atalanta ha deciso chi sarà l’erede di Retegui

Mateo Retegui

Mateo Retegui, top scorer della scorsa Serie A con la maglia dell'Atalanta - lapresse - interdipendenza.net

Tra tanti nomi sottoposti all’attenzione di Ivan Juric, scelto l’erede di Retegui, capocannoniere della scorsa Serie A, volato in Arabia.

Un problema nel problema. L’Atalanta deve subito metabolizzare la fine di un ciclo leggendario durato nove stagione, nelle quali Gian Piero Gasperini è stato il deus ex machina della trasformazione della Dea, da provinciale a una delle realtà più apprezzate non solo in Italia, ma anche in ambito internazionale.

In tal senso è stato scelto un figlioccio di Gasperini, Ivan Juric reduce dalla sua peggior annata, iniziata nella Roma e proseguita con il Southampton, retrocesso nella Championship League, l’equivalente della nostra Serie B.

Ma per quanto Juric possa avvicinarsi a Gasperini, non è la stessa cosa. Anche perché non si sarà Mateo Retegui a regalare gol e punti pesanti ai bergamaschi. Il top scorer della scorsa Serie A ha lasciato un vuoto non indifferente nel cuore della Dea e, soprattutto, nell’attacco nerazzurro.

Un addio che chiude un capitolo straordinario per il giovane attaccante Azzurro, protagonista di una stagione semplicemente da urlo sotto la guida illuminata di Gian Piero Gasperini. Arrivato a Bergamo con l’etichetta di promessa, Retegui si è trasformato in un micidiale goleador, migliorando esponenzialmente il suo score e incantando con gol pesanti, acrobazie e una determinazione fuori dal comune.

A caccia del sostituto

Sostituire l’italo-argentino non sarà affatto semplice. Retegui non era solo un finalizzatore, ma un elemento cardine del sistema di Gasperini, un punto di riferimento in attacco capace di dialogare con i compagni e di creare spazi preziosi.

La sua partenza impone alla dirigenza bergamasca di agire con prontezza e intelligenza sul mercato, individuando il profilo giusto per non far rimpiangere il suo straordinario apporto. L’obiettivo è chiaro: trovare un attaccante che possa garantire un alto numero di gol ma, al tempo stesso, di facile integrazione negli schemi di Juric.

Beto
Beto, attaccante dell?Everton, in Italia con la maglia dell’Udinese – ansa – interdipendenza.net

Tanti nomi, uno in particolare

I nomi sul taccuino di Tony D’Amico sono diversi e spaziano tra profili giovani e scommesse ambiziose. Tra i primi ad essere attenzionati Diego Moreira, esterno offensivo portoghese in forza allo Strasburgo. Piace Tolu Arokodare, possente attaccante nigeriano del Genk. Un altro giovane dal futuro assicurato è Adam Daghim del Red Bull Salisburgo, ennesimo gioiello proveniente dalla prolifica fucina austriaca. Ma l’Atalanta non si ferma qui e valuta anche profili più “italiani”, come Giacomo Raspadori.

A oggi, però, il nome caldo è quello di una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Beto che all’Udinese ha mostrato tutte le sue qualità, prima di volare in Inghilterra per vestire la maglia dell’Everton. Lui il prescelto, ma prima bisogna capire come terminerà l’affare Lookman, il pensiero stupendo dell’Inter. Con quei 50 milioni di euro, l’Atalanta potrebbe anche cambiare l’obiettivo, nel caso dovessero arrivare subito quei soldi.