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Mercato, dopo la beffa Icardi l’Inter si porta a spasso una Juventus furiosa

A Torino c’avevano fatto la  bocca da due anni, da quando fu raccontato dello scambio  Higuain più soldi per Mauro Icardi.  Ci riprovarono lo scorso anno, restando un’altra volta con il cerino in mano. Ora  Paratici e Nedved dovranno mettersi l’animo in pace,  Icardi resta sotto la torre Eiffel e casomai venisse a qualcuno la tentazione di venderlo in Italia entro un anno si partirebbe non più da 58 ma da 73 milioni di euro, oltre alla plusvalenza che il PSG cercherà ovviamente di portare a casa. I 15 milioni in più arriverebbero seduta stante nelle casse dell’Inter che offrirebbe a quel punto un calice di champagne a Leonardo ed  al suo interlocutore italiano.

Doveva essere il delitto perfetto, come molti improvvidi giornalisti avevano definito la vicenda,  la Vecchia Signora che ancora una volta fotte tutti, il bomber portato via alla principale concorrente per un tozzo di pane, alla fine si è rivelato un boomerang . E ora? E ora a Torino sembrano furenti, come spiegano le indiscrezioni di mercato. Tonali dice di si all’Inter? Arrivano le truppe juventine a rompere le uova nel paniere. Che il ragazzo del Brescia serva o meno al centrocampo di Sarri  non importa,  quel che conta è fermare le mosse di Marotta e c.

Kumbulla all’Inter ? Fermi tutti, arriva Paratici a mettere sul piatto dell’Hellas un fantastiliardo di milioni per il giovane difensore centrale . Che, nessuno lo ricorda, andrebbe ad aggiungersi ai vari Chiellini, Bonucci, De Ligt, Rugani, Demiral, Romero. In poche parole una barca di soldi spesi per un acquisto utile come un calorifero nel Sahara.

Una marcatura feroce su ogni movimento accennato dallo staff di mercato dell’Inter, strategia ben conosciuta da chi si occupa di mercato ma che spiega  bene anche la “strizza” che regna a Torino fin dallo scorso anno, quando usarono la stessa tattica per bloccare l’Inter che stava acquistando Lukaku portando a casa un buco nell’acqua memorabile.

E nessuno che ricordi che la Juve ha già appesantito il suo bilancio con l’acquisto di Kulusevski (35 piotte più 9 di bonus), che sta chiudendo il terzo  bilancio consecutivo in rosso, che entro il 30 giugno dovrà portare a casa ulteriori plusvalenze e che pochi mesi Marcello Vulpis (non il primo che passa per la strada) annotava  che il rapporto monte ingaggi/ricavi del club bianconero sforava già il 70% previsto dal FFP.

Lo staff di mercato nerazzurro intanto sorride, forte della plusvalenza contabilizzata grazie a Icardi, che mette Marotta e Ausilio in condizione di vantaggio rispetto agli altri club, costretti a fare di necessità virtù soprattutto ora in tempo di ristrettezze causa covid 19. Una volta era l’Inter a rincorrere gli altri, spesso anche girando a vuoto, adesso sono Paratici e Nedved a  seguire passo passo le orme dei dirigenti nerazzurri. Contenti loro…segno anche questo dei tempi che cambiano.