Libero, ” Derby” di oggi poco gustoso. Ma non è tutto…
Milan-Inter: poco affascinante
Milan-Inter di oggi è stato definito un match poco gustoso. E’ quel che si legge dalle pagine del quotidiano”Libero”.
“Se Milan-Inter si fosse giocata il 4 marzo, avrebbe avuto il sapore di una sfida gustosa per il quarto posto tra i rossoneri in rimonta e i nerazzurri in crisi. Oggi, con il Diavolo ritornato a -8 dopo la sconfitta di Torino, la matematica rende più faticoso credere nella rimonta della squadra di Gattuso (Conti si riopera ai crociati domani: tornerà a ottobre). A tremare sono soprattutto più i cugini, che potrebbero subire un brutto sgambetto dopo essere tornati a correre (quattro vittorie, 10 gol fatti e zero subiti a marzo) verso la qualificazione alla grande coppa che manca da sei stagioni.
Il giornale fondato da Vittorio Feltri, dunque, parla di due squadre con obiettivi e programmi diversi. I nerazzurri sono quarti mentre i rossoneri sono sesti. Se Gattuso uscisse sconfitto, in soli tre giorni si ritroverebbe a -11 dai cugini.
Per questo motivo, sarebbe stato un derby più suggestivo se fosse stato giocato un mese fa. In un momento in cui il Milan aveva ingranato e vinto varie partite consecutivamente. Inoltre, è chiara una differenza di programmazione tra i due club.
Anche con l’addio di Sabatini, Luciano Spalletti continuerà il prossimo anno e sarà ancora a dirigere gli allenamenti ad Appiano. Discorso inverso per l’allenatore rossonero che ancora non ha nessun chiarimento sul prossimo contratto.
La differenza di programmazione
Si chiude con queste parole il focus societario, analizzato da “Libero“, a poche ora dall’inizio del derby:
L’era dei derby dagli occhi a mandorla, insomma, non è iniziata come tutti si auguravano dopo il 2-2 di Zapata al 97’ della scorsa stagione. La prima stracittadina di questa stagione,
decisa da un super Icardi, aveva alimentato il sogno che Luciano Spalletti potesse curare tutti i mali della Beneamata. Poi l’illusione si è infranta sui soliti difetti e l’addio di Walter Sabatini è tornato ad alimentare i malumori sugli investimenti di Suning. L’ultima sfida, invece, quella nei quarti di Coppa Italia chiusa da Cutrone, è servita a risvegliare il Diavolo dal disastroso addio di stagione. Il ritardo accumulato dai rossoneri, però, resta una zavorra nonostante la cura di Gattuso. La parola passa allora al campo, dove scenderanno tanti nazionali ma pochi campionissimi (Icardi e Suso lottano fino a maggio per conquistarsi il Mondiale). La vera differenza sarà in panchina, tra Spalletti che ha assicurato «l’anno prossimo sarò qui» e Gattuso ancora in attesa di rinnovo”.
Libero Fonte