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Inter News | Fair Play Finanziario, si cambia! Tutte le novità previste

Nyon si convince che qualcosa non sta andando nel verso giusto

Fair Play Finanziario: si cambia! I prezzi pazzi e le valutazioni da capogiro (Neymar su tutti) di questo ultimo periodo hanno convinto i vertici della UEFA che qualcosa non va: si prevede quindi di rivedere quanto stabilito 6 anni fa per porre un freno a una situazione che sta andando fuori controllo, e che a lungo andare sta limitando la competitività in campo internazionale relegandola alle “solite” 5-6 squadre.

 

Il Fair Play Finanziario è il sistema di regole introdotto dall’Uefa nel 2011 per risistemare i conti del calcio (e riguarda le squadre che si qualificano per le coppe). Si basa sul principio “spendi quanto guadagni”: niente debiti con altri club o persone; pareggio di bilancio. I conti sono valutati per triennio. Il ciclo 2015-2018 consente un deficit di bilancio (escluse le spese virtuose tipo stadio o giovanili, non considerate) al massimo di 30 milioni: se i primi due anni, per esempio, un club perde 30 e 20 milioni, nel terzo dovrà avere un attivo di 20 milioni. 
Chi non rispetta il ffp può essere sanzionato, trovare un accordo con l’Uefa (settlement) o proporre un accordo (voluntary agreement).SettlementSe un club non rispetta le regole, sarà sanzionato dall’Uefa. Può «accettare» le sanzioni (questo è il settlement): in questo caso subirà delle limitazioni (multe, rose ridotte nelle coppe, limiti nel mercato etc fino alla squalifica) per un periodo determinato alla fine del quale, se è rientrato nei parametri, sarà considerato in regola.
VoluntaryNel 2015 l’Uefa ha introdotto il voluntary, un sistema per club in particolari difficoltà finanziarie o con nuove proprietà. Ai club è permesso di presentare un piano di rientro che, se accettato dall’Uefa, consentirà al club stesso di agire più liberamente: ma alla fine i parametri dovranno essere rispettati altrimenti le sanzioni saranno più rigorose.Anche l’Uefa s’è accorta che il Fair play finanziario ha bisogno di un adeguamento alle nuove esigenze. Subito dopo l’elezione, Ceferin ha denunciato la concentrazione di top player in poche squadre e la necessità di aumentare la competizione. Si parla di misure sportive (limiti alle rose etc.) e finanziarie (luxury tax, salary cap).
Luxury Tax: Una percentuale sugli stipendi e/o sul cartellino dei giocatori. Se uno compra Messi per 100 milioni, paga al sistema una cifra tra il 10% (10 milioni) e il 100% (altri 100 milioni). Stesso discorso per lo stipendio. Soldi da distribuire a club, Leghe, Champions: si vedrà.Salary Cap: è una limitazione degli stipendi che un club può pagare. Si può fissare un tetto massimo per giocatore ma, più facilmente, un tetto massimo per squadra, con fasce salariali diverse per giocatori di diverso valore, esperienza etc.Limiti alle rose: si pensa a tetti alle rose, limiti agli acquisti nelle finestre di mercato (non puoi comprare tutti i giocatori che vuoi), regolamentazione dei prestiti (ha senso prestare un giovane, non un trentenne). Si punta a intervenire sul sistema trasferimenti.(Gazzetta dello Sport)