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Zamorano: “Moratti è l’ Inter. Ricordo un aneddoto sul numero 9 a Ronaldo”

Zamorano torna a Milano

L’ ex centravanti cileno dell’ Inter, Ivan Zamorano, è tornato a Milano e a San Siro, dove ha assistito alla sconfitta dell’ Inter contro il Cagliari. Il calciatore prima, però, si è concesso un’ intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:

Obiettivo terzo posto:
“L’Inter deve puntare allo scudetto. La Giuve è forte ma non imbattibile, mentre Napoli e Roma non mi preoccupano”.

Sulla pressione di San Siro:
“Era così anche ai miei tempi. Stadio unico, ma quando senti i mormorii di disappunto dei tifosi non tutti i giocatori hanno la personalità per reagire nel modo giusto”.

Su Medel:
“Gary è fantastico. Nulla gli fa paura, lotta sempre ed è più tecnico di quanto si pensi. Forse a quest’Inter servirebbe qualche Medel in più. Le tre giornate prese con il Cile?Nei primi anni di carriera veniva spesso espulso, è migliorato tantissimo sotto questo profilo. Ma è vero che ogni tanto ci casca ancora”.

Messaggio a Brozovic:
“Nessuno è contento quando non gioca, ma puoi arrabbiarti solo se hai la coscienza pulita. Se ogni tanto esci a divertirti, ci sta, ma il giorno dopo in allenamento devi comunque mettercela tutta”.

Su Moratti:
“Nel ‘96 mi volevano anche Bayern Monaco, Juve e Atletico, ma appena conobbi Moratti capii che Milano era il posto giusto. Lui per me è l’Inter, anche se la proprietà asiatica ha messo comunque un interista vero come Zanetti”.

Su Ronaldo:
“Lui era un vero fenomeno. Mi ricordo che con Moratti decidemmo di tirargli su il morale dopo la finale mondiale persa dandogli la mia maglia numero 9. Mi consolai con il famoso 1+8”.