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La pazza Inter è tornata! Dzeko la ribalta da campione, male Correa e Calhanoglu: le pagelle

Torna la pazza Inter in quel di Reggio Emilia: i nerazzurri ribaltano il match grazie alle reti di Dzeko (appena entrato) e Lautaro, dopo un primo tempo di totale controllo neroverde. Decisivo Inzaghi con i cambi, grazie ai quali riesce a cambiare l'inerzia della partita. Di seguito le pagelle dei nerazzurri.

HANDANOVIC 7: Partita impegnativa per il capitano, come sempre d’altronde a Reggio Emilia. Pronti via e piazza la prima parata su un tiro di Boga, ma il Sassuolo non si ferma e guadagna un rigore (ingenuità di Skriniar) tirato perfettamente da Berardi. Ancora Berardi ci prova dalla distanza ma Handanovic c’è. Sul finire della prima frazione rischia il rosso per un’uscita precipitosa su Defrel, ma Pairetto non si fa ingannare dalla caduta “stilosa” del giocatore neroverde. Nel secondo tempo si esalta ancora, dimostrando di essere ancora lui il numero uno di questa squadra. CAPITANO

SKRINIAR 5,5: La letteratura classica ci insegna che anche le divinità, a volte, sbagliano. E così, anche la divinità difensiva nerazzurra, nella serata odierna, si concede un errore non da lui, stendendo in area Boga e concedendo al Sassuolo il rigore del vantaggio. Partita complicatissima per Skriniar, costretto quasi sempre ad abbattere con la forza il velocista neroverde. DISATTENTO.

DE VRIJ 5: Male, molto male, per almeno un’ora di gioco, con parecchi errori in fase di costruzione. L’olandese soffre più del lecito l’aggressività del Sassuolo, costringendo spesso Handanovic agli straordinari. Meglio nel secondo tempo, a partita raddrizzata. ANNEBBIATO.

BASTONI 6: Le scorribande dei padroni di casa si concentrano sulla fascia opposta, concedendo così al numero 95 maggiore libertà rispetto ai suoi compagni di reparto. Vale come un gol l’intervento che impedisce a Berardi di colpire a due passi dalla linea di porta, permettendo all’Inter di restare in vita e ribaltare il risultato. DECISIVO.

DUMFRIES 5,5: Tanti, troppi errori, nella sua partita. Subisce costantemente la velocità di Boga, costringendo Skriniar agli straordinari. Deve ancora entrare completamente nella nuova dimensione nerazzurra, e italiana. INCONCLUDENTE.

BARELLA 6,5: L’unica nota positiva del primo tempo interista. Non si stanca mai e prova a trasmettere energia anche ai suoi compagni di squadra, visibilmente ancora negli spogliatoi. Nella ripresa si scatena grazie alla nuova energia data da Inzaghi con i cambi. MOTORE.

BROZOVIC 6,5: Possiamo solo immaginare quanto sia difficile dirigere una nave nel bel mezzo della marea neroverde. Quasi sempre braccato da due o tre giocatori del Sassuolo, ma di perdere il pallone non se parla. Così come Barella, anche lui beneficia dei maggiori spazi nella ripresa, riuscendo a gestire agevolmente il centrocampo. DIRETTORE.

CALHANOGLU 5: Difficile dare un voto a chi, oggettivamente, in campo si è visto poco o nulla. L’ex Milan sembra nascondersi durante l’arrembaggio neroverde del primo tempo, mettendo nei guai tutto il resto della squadra. Nullo in fase offensiva e decisamente macchinoso in fase difensiva, così non va e adesso la titolarità è a rischio. PANCHINA.

PERISIC 7: Il croato in questa squadra si conferma giocatore chiave, in entrambe le fasi. Dà sempre una mano alla difesa nei momenti di sofferenza, per poi spingersi ad altissima velocità in avanti durante le ripartenze. Suo l’assist al bacio che consente a Dzeko di siglare la rete del pareggio. RAZZO.

LAUTARO 7: Nel momento più importante, si prende la responsabilità di calciare il rigore del possibile vantaggio. Il Toro non si fa spaventare dalla pressione, e in attacco gioca con la maturità di chi quest’anno deve trascinare la squadra con le sue incornate. Al momento, decisamente meglio in coppia con Dzeko che con Correa. LEADER.

CORREA 5: Ricordate la frase del film Balto? “Non è cane, non è un lupo: sa soltanto quello che non è”. Lo stesso concetto può essere applicato con il Tucu, che in campo prende il posto di Dzeko ma che a conti fatti passa la maggior parte del tempo sulla trequarti, in una terra di nessuno, complicando la vita a se stesso e ai suoi compagni. Il suo ruolo non è sicuramente quello della prima punta, ma anche da fantasista non riesce a fare molto. Servono ben altre prestazioni per guidare l’attacco dei campioni d’Italia. FRAGILE.

Dalla panchina:

(Dal 57’) VIDAL 6,5: L’Inter in campo è molle e stanca? Nessun problema, ci pensa il cileno a restituire ai nerazzurri il mordente necessario per ribaltare il match. Una partita di pura cattiveria agonistica, proprio quello di cui i nerazzurri avevano bisogno. GRINTOSO.

(Dal 57’) DARMIAN 6,5: Bello Dumfries con le sue finte e il suo gioco frizzante, ma nei momenti delicati serve l’esperienza di chi ha cucito quello scudetto sul petto. Dal suo ingresso in campo, Boga ha praticamente smesso di creare pericoli. Non sarà l’esterno più bello da vedere, ma pochi hanno la sua efficacia. ESPERTO.

(Dal 58’) DZEKO 8: Tre secondi, questo il tempo di cui ha bisogno un campione per sistemare una partita complicata. Edin entra e spacca tutto, distruggendo anche le certezze costruite dal Sassuolo durante il match. Il gol, ma non solo: si guadagna il rigore poi trasformato da Lautaro, e negli ultimi si vede anche negare la gioia della doppietta dal VAR. Attaccante totale, attaccante degno dei campioni d’Italia. CAMPIONE.

(Dal 58’) DIMARCO 6,5: Entra in campo al momento giusto, con l’Inter obbligata a spingere per agguantare il pareggio. Così come con l’Atalanta, la sua esplosività si rivela indispensabile per sistemare una partita decisamente complicata. FRIZZANTE.

(Dal 87’) D’AMBROSIO 6: Fa il suo nei pochi minuti a disposizione, aiutando la squadra durante l’arrembaggio finale del Sassuolo. UTILE.

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