Focus tattico | Ecco come cambierebbe l’Inter con il 4-3-3

di Candido Baldini, pubblicato il: 20/10/2017

Ecco come sarebbe l’Inter se passasse al 4-3-3

Inter, in questa prima parte dell’avventura nerazzurra di Spalletti si sta discutendo molto sul tipo di gioco espresso e dell’eventuale convenienza di passare ad un diverso sistema di gioco.

Attualmente il tecnico sta puntando con convinzione sul 4-2-3-1, modulo che ha adottato molto spesso nelle sue passate esperienze e che conosce molto bene.

Tuttavia all’Inter sembrano esserci maggiori problemi, soprattutto perchè al momento non c’è un giocatore che abbia ricoperto la posizione di trequartista convincendo appieno.

Brozovic è quello che ha interpretato il ruolo in maniera più vicina a come lo intende Spalletti.

Dopo la sua gara migliore tuttavia (quella con il Benevento) si è infortunato, non riuscendo a dare continuità alle sue prestazioni.

Ebbene uno dei vantaggi di passare al 4-3-3 starebbe proprio nel poter rinunciare al trequartista.

Questo sistema di gioco infatti contempla l’utilizzo di in mediano e due mezze ali.

Anche il centrocampo ne beneficerebbe, visto che a parte Borja Valero nessuno può definirsi un mediano al 100%.

Quindi passare al 4-3-3 avrebbe come risutato immediato quello di collocare ogni giocatore esattamente nella posizione che più gli è congeniale.

Rivalutare i giocatori in ombra

Questo vale ad esempio per Joao Mario, dato che il suo ruolo naturale è proprio quello di centrocampista in una linea a 3.

Stesso discorso per Brozovic, anche se c’è da sottolineare che difficilmente i due potrebbero giocare insieme, visto che in un centrocampo con entrambi ci sarebbero lacune in fase difensiva.

Anche Gagliardini si troverebbe più a suo agio, e riuscirebbe forse, nel suo ruolo naturale, a ritrovare quelle prestazioni che avevano fatto innamorare di lui il popolo nerazzurro.

Inoltre questo modulo permetterebbe di avere 3 centrocampisti che occupano tutta la linea mediana, facilitando il possesso palla e la possibilità di far circolare velocemente il pallone da una parte alla’altra del campo.

Questo consentirebbe una migliore gestione del match.

Soprattutto nelle fasi in cui l’Inter si trovasse in vantaggio e avesse bisogno ci controllare la gara, attendendo il momento giusto per affondare.

Gli esterni si troverebbero in una situazione di dover dare maggiore aiuto in fase difensiva, visto che mancando i due mediani sopra citati la fase difensiva potrebbe risentirne.

Tuttavia in fase offensiva potrebbero essere avvantaggiati.

Nel 4-2-3-1 infatti la maggiore densità che si crea al centro del campo crea spazi sugli esterni, e Candreva e Perisic infatti spesso sono molto larghi e sfruttano il cross.

Nel 4-3-3 sarebbero più accentrati, e quindi più vicini alla zona gol.

Di questo gioverebbe Spalletti, che vuole degli esterni abituati a segnare molto (basti pensare a Salah nella Roma).

Inoltre avvicinando gli esterni d’attacco lo stesso Icardi sarebbe meno isolato e nella posizione di dialogare maggiormente con i suoi compagni di reparto.

Infine stringendo i tre davanti si liberebbero le corsie esterne per le sovrapposizioni dei terzini.

E quando in rosa hai Dalbert e Cancelo, molto offensivi, questo non può che trasfromarsi in un’arma in più.


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