Conferenza stampa Mancini: “Non mi interessano le voci”

di Redazione, pubblicato il: 26/09/2015

 

Ecco le parole di Roberto Mancini nella conferenza stampa pre-match contro Fiorentina:

-Gioca così male questa Inter, viste tutte le critiche? Brutti e cattivi? Brutti non lo so, cattivi neanche. Spero di continuare a sentire questo e di andare avanti il più avanti possibile.

-Importante la qualità del gioco? Danno fastidio queste voci? Non mi interessa questo. Sono in grado di giudicare se si gioca bene, se si può migliorare, se facciamo errori. Non credo che oggi ci siano squadre che possano essere perfette, siamo alla quinta di campionato. Si può fare bene, meno bene. la squadra gioca sempre, io rispetto tutte le opinioni, ma mi tengo la mia.

-Deve garantire lei l’equilibrio? Chi gioca all’Inter sa che le aspettative sulle grandi squadre sono sempre tante, anche se non si parte favoriti per la vittoria. E’ l’Inter, le aspettative sono sempre tante. Sanno che hanno iniziato bene perché hanno lottato, sofferto quando c’era da soffrire.

-Difficoltà di queste partite? La stessa che ha avuto la Fiorentina nel prepararla. Gioca bene, giocava bene anche con Montella, gioca bene con Sousa. I giocatori sono quasi gli stessi, hanno buone qualità tecniche. Bisognerà fare un’ottima partita e stare attenti. Dovremo sfruttare le occasioni che avremo per far gol. Sarà difficile per entrambe le squadre.

-Più pazienza e attenzione con la Fiorentina? Ci vuole sempre attenzione, contro ogni squadra. Se non hai attenzione concedi per forza qualcosa. La Fiorentina è tecnicamente molto valida e con giocatori che vogliono attaccare. Quello che succederà non lo so, ma è una partita aperta.

-Squadra piena di talenti e giocatori forti. Non c’è un 10 classico come eravate tu, Maradona o come anche Sneijder? Un giocatore così potrebbe essere Ljajic, potrebbe avere quelle qualità, è un classico numero 10, ma ha giocato la prima volta mercoledì. Ha qualità tecniche alte, ma deve conoscere squadre e compagni meglio, sta capendo che San Siro è San Siro. Il Meazza è lo stadio in cui è più difficile giocare, hanno giocato i più grandi in assoluto. Lui dovrà adattarsi al fatto che gioca a San Siro, ma ha quel tipo di qualità.

-Auguri per Totti? Sono felice di vederlo ancora giocare, segnare, gli faccio tanti auguri. Essere a 39 anni in una squadra come la Roma dà tanto prestigio a un grande campione.


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