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(Mercato) Perisic smascherato da Marotta, si apre un’ipotesi da fantascienza

Mercato Inter: Perisic, stavolta c’è Marotta

(Mercato Inter Perisic) Forse Perisic pensava di sfangarla come nell’estate di due anni fa. In quelle settimane mal di denti e mal di pancia lo spingevano con decisione verso il Manchester allora guidato da Mourinho. Poi non se ne fece di niente. L’accordo economico non fu trovato e Spalletti convinse il croato a restare, facendolo sentire al centro del suo progetto. Con tanto di rinnovo contrattuale pochi mesi dopo, per portarlo a scadenza 2022 a 4,5 milioni più bonus. Il nerazzurro più pagato dopo capitan Icardi.

Due buone annate, un mondiale da protagonista, poi il buio. Fino a qualche settimana fa quando il mal di pancia si fece di nuovo sotto e Perisic ci tenne a far sapere urbi et orbi il suo sogno di giocare in Premier.
Nel frattempo però era intervenuta una novità, l’arrivo all’Inter di Marotta.Se due anni fa il caso fu gestito con diplomazia e sudore dallo staff dirigenziale nerazzurro, stavolta il nuovo Ad c’è andato con l’ascia. Ieri ha rivelato che è stato il giocatore a chiedere espressamente di essere ceduto, oggi l’interessato si è ritrovato in panca a guardare la sconfitta dei suoi (ex?) compagni.E con Spalletti, suo mentore indefesso, che lo molla al suo destino: “può dire quello che vuole, decide il club, se non vuole giocare starà fuori”.

Da protagonista insostituibile a panchinaro di lungo corso

Con lo splendido risultato di trovarsi ai margini del gruppo, al centro delle ire dei tifosi e senza uno straccio di offerta concreta dalla sua amata Premier che soddisfi le richieste dell’Inter (cessione definitiva o prestito con obbligo).

Le ultime voci provenienti da oltremanica non sono per niente tranquillizzanti per il croato. L’Arsenal, che si è dimostrata seriamente interessata, starebbe pensando a due alternative spagnole: Malcom e Denis Suarez, entrambi molto indietro nelle rotazioni del Barca.

Se dovesse finire così Perisic avrebbe sbagliato tutto. Avrebbe trovato il modo in pochi giorni di giocarsi la credibilità di compagni, dirigenza e tifosi passando da insostituibile a separato in casa, probabilmente fino alla fine della stagione. Una situazione assurda, incredibile per chi doveva essere uno dei punti di forza dell’Inter di quest’anno, il primo supporto offensivo a Icardi, con i suoi assist e i suoi gol. Ma come dice il proverbio, mal voluto non è mai troppo.

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