Inter, l’unico a salvarsi in un mare di insufficienze: fiore nel deserto (GdS)

di Raffaele Palmieri, pubblicato il: 28/01/2019

Inter inguardabile

L’Inter ieri è uscita sconfitta dallo Stadio Olimpico Grande Torino per mano proprio della società granata. E non è servito nemmeno fare tanto ai ragazzi di mister Mazzarri per battere la sua ex squadra. E’ bastato, infatti, un colpo di Izzo carambolato sulla testa di D’Ambrosio sul quale Handanovic, sembrato inizialmente in totale controllo, non è riuscito ad arrivare.

I due nerazzurri complici del disastro di ieri non sono però gli unici ad aver giocato male. C’è infatti chi ha fatto anche peggio. Ma non ci occuperemo di loro ora, ci occuperemo del migliore in campo. Che tra l’altro è stato l’unico ritenuto meritevole della succifienza da parte della Gazzetta dello Sport. Stiamo parlando di Stefan De Vrij.

Il centrale olandese ha sofferto il vigore di Belotti e Zaza, ma non è mai andato in confusione. Ecco la sua pagella: “In una serataccia collettiva la difesa non soffre molto perché il Toro non trova l’ultimo passaggio. Lui poi disinnesca Zaza nell’occasione del raddoppio. Voto 6”. Che nel mare di nulla di ieri è tanta roba.

Difesa a tre lo esalta

De Vrij è diventato grande nella Lazio proprio essendo il perno dell’allora difesa biancoceleste. Ieri è tornato, per poco, ad essere il perno di una difesa a tre: promosso. I suoi compagni di reparto però non sono stati all’altezza di un sistema di gioco che non conoscono a menadito come l’olandese. In più Skriniar ha fatto un paio di uscite palla al piede “alla Lucio” che stavano per costare il secondo gol.

Nelle uscite di Skriniar si può notare quanto il centrale slovacco, vista l’impossibilità – o l’incapacità – dei suoi compagni di costruire qualcosa, ha provato così a dare una scossa. Proprio ciò che ha fatto arrabbiare Spalletti che voleva che ognuno svolgesse i suoi “compiti”.


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