AnalisID – Il meglio e il peggio dell’ultima giornata di campionato

di Andrea Decorato, pubblicato il: 17/01/2017

L’editoriale AnalisID

Cari lettori, benvenuti ad AnalisID, la rubrica di Inter Dipendenza che analizza tutto il meglio e il peggio dell’ultima giornata di campionato. Andiamo a raccontare i fatti e i misfatti della 20esima di Serie A.

1) Il Bologna espugna lo Scida di Crotone con uno 0-1 non proprio meritatissimo. I padroni di casa sono stati quasi perfetti nel primo tempo, e hanno più volte sfiorato il vantaggio, ma gli uomini di Donadoni sono riusciti ugualmente a spuntarla. Grazie a Destro? A Krejci? A Verdi? Assolutamente no, grazie a Blerim Dzemaili. Lo svizzero, recuperato direttamente da “Chi l’ha visto?”, ha sfoderato la specialità della casa, ovvero il tiro da fuori, ed ha caricato i suoi in vista della partita di Coppa Italia con l’Inter.

2) L’Inter ha passeggiato agevolmente sul Chievo, facendo 374627 tiri in porta nel solo primo tempo. Gli uomini di Pioli, però, non avevano fatto i conti con bomber Pellissier che, quando vede nerazzurro, diventa più vorace di Rafa Benitez a un buffet matrimoniale. Un gol con un solo tiro nello specchio, media spaventosa. Che dire poi di Stefano Sorrentino, per gli amici “Neuer” (ma solo quando gioca con l’Inter): tiene in piedi i suoi fin quando Icardi e Perisic scherzano, poi tracollo anche per lui. Riesce persino a far segnare Eder, che non la buttava dentro in campionato da quando c’era ancora De Boer. Per l’Inter si segnala il grande esordio di Gagliardini, che sembrava essere negli schemi della squadra da 5 anni. Kondogbia meno disastroso, con buoni recuperi e passaggi decenti. Icardi non serve solo a segnare, ma anche a recuperare palla e fare assist decisivi. Così, giusto per precisarlo ai professoroni che lo considerano inutile (vi meritate Tommasino Rocchi e Ricky Alvarez).

3) Un Genoa vergognoso fa apparire il Cagliari di Rastelli come una inarrestabile schiacciasassi. Domenica doppietta per Borriello: se continua così, stravince la scommessa con Vieri, che gli ha promesso un’estate totalmente gratuita se supererà le 15 reti stagionali. Altro che, Bobone dovrà rovinarsi: appena sventoli una vacanza piena di belle ragazze (per non essere volgari) e divertimento senza costi, Borriello diventa Lewandowski. Erroraccio di Tritolone.

4) La Lazio vince a fatica la partita tra outsider con l’Atalanta. Nulla da segnalare, tranne i litigiosi Inzaghi e Gasperini, che si sono fatti cacciare in tempo zero, manco fossero Stam e Materazzi dei bei tempi.

5) Il Napoli ha impiegato quasi un’ora a scardinare il fortino Pescara, che però veniva da un week end fantozziano. Stando a quanto ha dichiarato Oddo, gli abruzzesi avevano i difensori contati, e i pochi che avevano si sono fatti male a poche ore dal match. Da qui la geniale idea di chiamare Zuparic, che, non avendo ricevuto la convocazione, era rimasto a casa. Il buon Zuparic si è così preparato, auto, autostrada, piadina all’autogrill a pranzo e un paio d’ore dopo in campo al San Paolo. Oddo ci aveva già abituato a episodi ignoranti, come l’indimenticabile sbronza in mondovisione dopo la finale dei Mondiali 2006, ma questo li batte tutti.

6) Sampdoria – Empoli è stata meno entusiasmante del torneo di briscola over 83 del circolino di Trezzano sul Naviglio. Segnaliamo solo la gran parata di Puggioni su calcio di rigore, per la gioia del buon Martusciello e del suo Empoli, che non la butta dentro manco con le mani.

7) Dopo un buon avvio, il Palermo è tornato a fare il Palermo e si è fatto massacrare dal moribondo Sassuolo. Quattro gol e Matri resuscitato: solo l’Inter aveva fatto di peggio, quando ha rianimato Valter Birsa, Cruijff per una notte in Chievo – Inter di fine agosto.

8) Di Udinese – Roma vogliamo ricordare soprattutto la meta realizzata da Edin Dzeko su calcio di rigore. Non era facile calciarlo così alto: un tiro che ha reso invidioso anche Martin Castrogiovanni, colonna della Nazionale Italiana di rugby. Non solo: il bosniaco non si è accontentato e, per non farsi mancare nulla, ha sbagliato un paio di occasioni facili facili sotto porta. Sembra tornato il giocatore dell’anno scorso: a tu per tu con il portiere, sembra posseduto da Belfodil.

9) Vedere gli juventini lamentarsi dell’arbitraggio e dei presunti furti degli avversari è un vero piacere, secondo solo all’orgasmo e al gol al 92′ di Perisic nel derby per livello di goduria. Scherzi (ma neanche tanto) a parte, bianconeri irriconoscibili, surclassati a centrocampo e inesistenti in attacco, con MaraDybala che si mangia un gol già fatto. Applausi per Badelj, autore di uno dei gol più infami di questa stagione. E anche a Ilicic: chi lo aveva al Fantacalcio avrà nominato anche il calendario gregoriano, con quell’errore finale che è costato un +3.

10) Il Torino è forse la squadra più masochista della stagione 2016/17. Macina punti a non finire: nel senso che li conquista e li butta via nell’arco dei 90 minuti. Con il Milan poteva essere 3-0 dopo 32 minuti, e invece no, bisognava far rinascere Bertolacci (ragazzi, Bertolacci) e “la riserva di Lapadula“. Mihajlovic l’ha presa bene però: ha solo demolito qualche cartellone pubblicitario. I rossoneri hanno dimostrato tutta la loro pochezza nel pareggio di ieri, ma il grande top player slavo Deretan Kulovic è in gran forma e condurrà la banda Montella a qualche altro successo di nota.

Vi diamo l’appuntamento alla prossima edizione, con AnalisID che torna al termine della 21esima giornata. E ricordate: “Sul cadavere dei leoni esultano i cani…”, e così via. #finoalconfine #forseneanchepiùquello


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