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Frattesi, ora non ci servi più: trovato l’erede del centrocampista | Già gioca nel nostro campionato

Davide Frattesi

Davide Frattesi, centrocampista dell'Inter - lapresse - interdipendenza.net

Tra poco più di un mese e mezzo si riapre il mercato: l’Inter ragiona sul centrocampo, con Frattesi nodo strategico e la volontà di restare competitiva su tutti i fronti.

Il calendario corre verso l’inverno e a Milano i riflettori tornano sulla mediana. L’Inter ha costruito la propria identità su intensità, corsa e qualità nel breve, ma sa che gennaio può diventare il momento per ritoccare un reparto decisivo.

In questo scenario il nome di Davide Frattesi resta centrale: minuti, gerarchie, incastri tecnici e sostenibilità economica si intrecciano mentre il club valuta come proteggere l’equilibrio della rosa senza smarrire competitività. L’idea è chiara: intervenire con lucidità, evitando rivoluzioni e privilegiando profili già pronti alla Serie A.

Le ultime settimane hanno acceso il dibattito attorno al suo impiego e all’eventuale spazio per manovre a centrocampo. Nel gioco nerazzurro pesano tempi di inserimento, pressione sul portatore e continuità nello strappo box to box: caratteristiche che Frattesi conosce, ma che devono combinarsi con una rotazione densa di interpreti.

Con l’inverno alle porte, i dirigenti ragionano su un ventaglio di opzioni: dal mantenere intatto il reparto alla possibilità di un’uscita che apra margini per un innesto mirato. In ogni caso, il percorso è tracciato: profilo funzionale, costi sostenibili, impatto immediato.

Dopo le valutazioni, spunta il nome: la pista che convince i nerazzurri

Nel quadro delle analisi è emerso con forza un obiettivo preciso: Morten Frendrup. Il centrocampista del Genoa è considerato un candidato ideale per caratteristiche e conoscenza del campionato. Meccanica di passaggio pulita, letture da mediano moderno, aggressività nei contrasti e una spiccata attitudine nel coprire ampiezza e profondità ne fanno un profilo capace di integrarsi in fretta nei meccanismi di pressione e riaggressione. La valutazione economica attorno ai 25-30 milioni colloca l’operazione nella fascia “importante ma praticabile”, a patto di incastrare correttamente uscite e margini di bilancio.

La trattativa, per sua natura, richiederebbe pazienza e una trama precisa. Il Genoa, che ha visto crescere il valore del giocatore, non ha urgenza di cedere e punta a capitalizzare l’interesse. Da parte nerazzurra, l’appeal tecnico è evidente: Frendrup potrebbe coprire più funzioni — da schermo davanti alla difesa a mezzala di lavoro — offrendo elasticità nelle rotazioni e garantendo intensità per novanta minuti. A rendere la pista concreta è la convergenza tra bisogno tecnico e parametri economici: un profilo giovane ma già strutturato, con margini di crescita e pronta affidabilità.

Morten Frendrup
Morten Frendrup, centrocampista del Genoa – lapresse – interdipendenza.net

Formule, incastri e tempi: come può nascere l’operazione

Per arrivare al sì, l’Inter deve costruire un mosaico in più mosse. Il primo tassello riguarda Frattesi: un’eventuale uscita alleggerirebbe la massa salariale e aprirebbe risorse utili per affondare su Frendrup. Sul tavolo restano formule flessibili — prestito con obbligo condizionato, bonus legati a presenze e risultati, percentuale sulla futura rivendita — studiate per distribuire l’impatto economico nel tempo e rispondere alle esigenze del venditore. I tempi, in una sessione breve come quella di gennaio, sono determinanti: la dirigenza punta a presentarsi ai nastri di partenza con i margini già delineati, in modo da accelerare quando si aprirà ufficialmente la finestra.

Non mancano le variabili. La concorrenza nazionale può alzare il prezzo, mentre la posizione del Genoa dipenderà anche dalla propria classifica e dalla disponibilità a reinvestire. L’Inter, dal canto suo, ragiona con freddezza: Frendrup è un innesto che alzerebbe la “base” delle prestazioni, garantendo intensità quotidiana in allenamento e affidabilità in partita, qualità preziose nei mesi in cui il calendario stringe. Se i tasselli si allineeranno, l’operazione può diventare il colpo “funzionale” dell’inverno nerazzurro; in caso contrario il club manterrà il radar acceso su alternative con tratti simili, senza derogare ai principi che hanno guidato il recente mercato: scelte mirate, identità di gioco, sostenibilità.