Torino-Inter, ecco com’è andata. L’analisi della partita

di Raffaele Garinella, pubblicato il: 27/01/2019

L’Inter impegnata sul difficile campo del Torino aveva un duplice obiettivo: dimenticare il pareggio scialbo contro il Sassuolo, e conquistare tre punti determinanti per la qualificazione alla prossima Champions League. Dall’altra parte i granata di Mazzarri, chiamati alla gara della svolta, al crocevia stagionale necessario per comprendere quale obiettivo inseguire. Il Torino getta il cuore oltre l’ostacolo, mentre l’ Inter appare abulica ed incapace di rimediare allo svantaggio.

Le formazioni iniziali con sorpresa

Spalletti rivoluziona la formazione tipo. Fuori Vrsaljko, infortunato, in odor di rientro anticipato a Madrid, e Cedric Soares, nuovo acquisto prelevato dal Southampton. Dentro D’Ambrosio, buono per tutte le stagioni e Dalbert, ma a centrocampo in un 3-5-2 che vede Lautaro duettare con Icardi dal primo minuto.

Brozovic, Vecino e Joao Mario a completare il centrocampo. In difesa spazio a Skriniar-Miranda-De Vrij, in attesa di Godin, acquistato per il prossimo campionato. Perisic si accomoda in panchina. La sua avventura a Milano è al capolinea. Il futuro potrebbe condurre alla tanto agognata Premier League. Marotta in conferenza stampa ha dichiarato le intenzioni dell’esterno croato, desideroso di misurarsi in una nuova sfida professionale.

Nel primo tempo ecco Izzo

Il Torino si lascia preferire in una partita ben lontana dall’essere indimenticabile. I granata si portano in vantaggio con Armando Izzo bravo nel capitalizzare un cross dell’ex Ansaldi. Ci si attende la reazione rabbiosa dell’Inter, ma sono i granata ad andare vicini al raddoppio con Rincon e Bellotti.

La ripresa

Spalletti sostituisce Miranda con Nainggolan e passa al 4-3-1-2. L’obiettivo è chiaro: recuperare una partita le cui aspettative della vigilia erano ben diverse. Dentro anche Politano che si nota per una conclusione pericolosa, forse l’unica degna di nota nella ripresa, e per il rosso diretto rimediato a seguito di veementi proteste. L’Inter non riesce a creare ulteriori grattacapi a Sirigu, ed i granata ringraziano.

Le conclusioni

I nerazzurri eguagliano le prime due giornate del girone di andata. Un punto in due partite, una media poco rassicurante e per niente gratificante. Per buona sorte dei nerazzurri Milan e Roma, dirette avversarie per la qualificazione alla Champions League, riescono a rosicchiare un solo punto in classifica e si mantengono a debita distanza. Se sono questi i motivi per sorridere, c’e ben poco di cui rallegrarsi.

Quale futuro?

Lo scopriremo tra quattro giorni. Perisic, fin qui deludente, ha chiesto la cessione. Vrsaljko dovrebbe rientrare anticipatamente a Madrid, mentre Nainggolan è lontano parente del calciatore ammirato a Roma. Spalletti ha la fiducia della società, almeno a parole, ma sul piatto della bilancia bisognerà mettere tante cose, e considerare numerose variabili. La sensazione è che solo con un girone di ritorno in crescendo e con un’ottima Europa League, il tecnico di Certaldo otterrà la conferma per la prossima stagione.


Le prossime partite

La classifica

Condividi su