Icardi al Superclàsico, imbarazzo Inter: i motivi (GdS)

di Raffaele Palmieri, pubblicato il: 10/12/2018

Icardi al Superclàsico, imbarazzo Inter

Mauro Icardi, ieri, è salito a bordo del suo jet privato ed è volato a Madrid, per assistere ad uno degli eventi più importanti della storia del calcio argentino: la finale della Copa Libertadores tra River e Boca. Con lui, anche se seduti distanti, c’erano il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti e il ds Piero Ausilio. Oltre a una valanga di calciatori militanti in Serie A.

La presenza del capitano interista però non era prevista. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Maurito è stato invitato ad assistere al match dalla Conmebol, l’Uefa sudamericana, invito che lui ha accettato al volo. E questo ha scatenato qualche malumore, sia all’interno della società che nei tifosi.

Il motivo? Domani l’Inter si gioca la qualificazione contro il PSV e, secondo il quotidiano milanese, questo non sarebbe un comportamento professionale. Ai tifosi, poi, non è andata giù la festa di compleanno organizzata per la compagna Wanda Nara. Il capitano è apparso felice, spensierato, nonostante solo 24 ore prima lui e i suoi compagni perdevano contro la Juventus.

Siamo alla follia

Uno perde contro la Juventus e non può festeggiare il compleanno della moglie, uno tra due giorni si gioca la qualificazione agli ottavi della Champions, e non può andare a Madrid a vedere una partita che ha fatto la storia del calcio argentino. Stiamo un po’ esagerando. E’ logico che Icardi non possa fare quello che vuole quando di mezzo ci sono allenamenti e partite, quando però ha del tempo libero, quindi fuori dalla professione di calciatore, è libero di festeggiare i compleanni come vuole e di andare a Madrid a vedere River Boca.

Ah, dimenticavo: sapete chi altri c’era ieri sera al Bernabeu? Bonucci, Chiellini, Perin e Dybala. La Juventus però non è in imbarazzo, sapete perché? Perché gioca mercoledì, ed è sì matematicamente qualificata, ma deve sconfiggere lo Young Boys per passare come prima. Però si gioca mercoledì, non martedì, quindi possono fare quello che vogliono. Come al solito, il rumore dei nemici suona sempre forte in momenti complicati. L’unica cosa che conta è vincere contro il PSV, tutto il resto sono chiacchiere e quelle se le porta via il vento.


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