(GdS) PSV-Inter, parla Van Bommel: “Conto aperto con i nerazzurri”

di Raffaele Palmieri, pubblicato il: 01/10/2018

PSV-Inter, parla Marc Van Bommel

PSV-Inter non sarà assulutamente una gara facile per l’Inter. Gli olandesi sono pieni di talento, avendo una delle migliori cantere del mondo, e, come se non bastasse, sono guidati da un ex milanista, ovvero Marc Van Bommel. Il tecnico olandese ha parlato quindi alla Gazzetta dello Sport per introdurre l’imminente sfida europea.

Ecco le sue parole: «Sarà un piccolo derby per me. Sono passati otto anni da Madrid, ma fa ancora male. L’Inter di Mourinho era tatticamente perfetta. Però quando sono venuto al Milan nel gennaio 2011 mi sono rifatto. Vincemmo il derby di ritorno 3-0 e andammo 5 punti sopra l’Inter. A fine anno fu scudetto». Già, ricordiamo tutti la cavalcata di Leonardo, infrantasi contro Milan in campionato e Shalke 04 in Champions League. Così come ricordiamo Madrid.

Poi ha parlato del momento della sua squadra: «In campionato siamo primi a punteggio pieno. Se perdiamo qualche partita però le cose possono cambiare. Al Psv capita che gli ex giocatori ritornino a fine carriera da allenatori. Questo club è una famiglia». Sul sorteggio si è espresso così: «Siamo stati molto sfortunati, è il girone più difficile di tutti. Temo tutte e tre, ma tutti possono vincere contro tutti. Quando affronto il Barça è speciale, con loro ho vinto la Champions. In quella squadra c’erano Eto’o e Ronaldinho, due fenomeni».

“Galliani il migliore”

PSV-Inter permetterà, ovviamente nel match di ritorno, a Van Bommel di tornare a San Siro, dove ha giocato, e vinto, con la maglia del Milan addosso. Proprio dei suoi trascorsi milanisti ha voluto parlare: «Mi piaceva il Milan degli olandesi. Quando arrivai a Milano ero felice. C’erano giocatori impressionanti come Ibrahimovic, Thiago Silva, Pato, Gattuso, Nesta, Inzaghi, Pirlo…».

Infine, una parola su Galliani che in questi giorni è tornato nel mondo del calcio: «Meraviglioso, come Uli Hoeness nelle stagioni al Bayern. Era un papà per noi giocatori».


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