di Candido Baldini, pubblicato il: 11/06/2019

Antonio Conte ha rilasciato una lunga intervista a QG. Diverse sono state le tematiche affrontate, ma, inevitabilmente, i passaggi fondamentali hanno riguardato la sua scelta di guidare l'Inter e i suoi obiettivi.

“L’insieme dei risultati che ho tenuto e soprattutto la rapidità con la quale sono venuti mi hanno cucito addosso una certa immagine. Io creo aspettative. Quando intraprendo una nuova avventura la società si apprende molto da me. I giocatori sono fiduciosi di migliorare, i tifosi si aspettano grandi soddisfazioni. Questo significa che devo valutare con estrema attenzione mie scelte. Posso accettare all’inizio di avere poche possibilità di vincere, al limite anche l’1%, ma almeno quello deve esserci”

La presenza di Beppe Marotta è stata decisiva per scegliere l’Inter?

“Ha aiutato, è stata una conferma dell’impressione che avevo da lontano. Marotta è un dirigente che ha vinto tanto, se tu lo cerchi un minuto dopo che la Juve l’ha liberato vuol dire che hai intenzioni serissime, che non lasci nulla di intentato per salire in cima. Parliamoci chiaro: a parte rare eccezioni, sono otto stagioni che in serie A non si lotta per il primo posto. L’Inter vuole cambiare questo stato di cose, il modo in cui si sta muovendo dimostra la volontà di competere. Non mi ha convinto solo Marotta. Quando ho parlato col presidente Zhang, mi ha colpito la sua determinazione. Lo stesso Ausilio ha idee molto chiare. L’Inter è un club ambizioso, in cui tutti remano nella stessa direzione.”