Hapoel Be’er Sheva-Inter 3-2: “suicidio” che si poteva evitare

di Alessandro Impusino, pubblicato il: 25/11/2016

E pensare che nel primo tempo era sembrata la miglior Inter della stagione! La scelta di Pioli di affiancare una seconda punta a Icardi sembrava funzionare. L’Inter è tonica, sempre prima ad arrivare sul pallone, tecnicamente di un altro pianeta rispetto agli israeliani e va all’intervallo sullo 0-2.

Ma, ecco che nella ripresa si compie il disastro nerazzurro: scompare letteralmente dal campo e l’Hapoel ne approfitta prima per accorciare le distanze e poi per ribaltare un match che sembrava chiuso. Il 3-2 finale è solo il triste epilogo di una partita che non aveva più nulla da dire dopo l’espulsione di Handanovic.

Inter, che succede?

La doppia reazione del derby è ben lontana, anzi il calo fisico e mentale della seconda frazione preoccupa non poco. La squadra sembra passeggiare per il campo, non è mai veramente pericolosa e sembra incapace di reagire agli assalti israeliani. Per il resto, si sono visti i soliti difetti, nascosti nella prima parte di gara. Una difesa sempre in affanno e un centrocampo completamente assente in fase di copertura.

Brozovic gioca una buona gara in fase di impostazione. Anche lui, però, è poco vigile in fase di copertura.  Il muro difensivo dei primi tre mesi della scorsa stagione è un lontano ricordo.

Il solo Miranda non può bastare, Murillo appare fuori condizione. Lento e macchinoso e l’errore che porta al rigore per il temporaneo 2-2 ne è la dimostrazione. Con Medel out urge intervenire sul mercato!

Armando Aiello

 


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