Bologna-Inter, gli avversari ai raggi x. Ecco dove colpirli.

di Angelo Murano, pubblicato il: 19/09/2017

Indice dei contenuti

1 Analizziamo pregi, difetti e modo di giocare del Bologna di Donadoni2 Modulo3 Atteggiamento4 Mercato5 Dove colpirliAnalizziamo pregi, difetti e modo di giocare del Bologna di Donadoni

Lo si era visto contro il Napoli e la partita di Firenze, nonostante il risultato, lo ha confermato: il Bologna di Donadoni non va assolutamente sottovalutato.

Dal suo ritorno in Serie A di qualche anno fa, la squadra del presidente Saputo naviga costantemente nel limbo della metà classifica.

Modulo

Il Bologna è una squadra molto camaleontica, anche se questo a volte ha rappresentato un limite: i continui passaggi dal 4-3-3 al 4-2-3-1, non disdegnando il 3-5-2, non hanno contribuito a creare un’identità di squadra.

Le corsie laterali svolgono un ottimo lavoro per garantire ampiezza, anche se la palla poi fatica a tornare verso la zona centrale per cercare la finalizzazione. Un altro problema è che le ali non fanno movimento in profondità senza palla.

Verdi tende a rientrare verso il campo e abbassarsi a rifinire l’azione, mentre Krejci cerca sempre il fondo per sfruttare la sua abilità nei cross: così facendo Destro restava solo in area.

Per questo motivo ha gradualmente scalato le gerarchie in attacco Federico Di Francesco, abilissimo nei movimenti in diagonale verso la porta con o senza palla.

Atteggiamento

Il Bologna sembra essere una squadra a cui manca mordente agonistico: è infatti una delle squadre di Serie A che commette meno falli. Questa mancanza di cattiveria porta i rossoblu a perdere molti punti nei minuti finali di partita.

La squadra va in difficoltà nei duelli individuali sia per mancanza di mordente a livello mentale, sia per una mancanza di predominio fisico.

Mercato

Per sostituire i difensori centrali della scorsa stagione (Gastaldello e Oikonomou) sono arrivati Sebastien De Maio e Giancarlo Gonzales. Il duttile Andrea Poli è stato chiamato per prendere il posto di Dzemaili, potendo interpretare sia il ruolo di trequartista nel 4-2-3-1, sia quello di mezzala nel 4-3-3.

L’acquisto dell’ex nerazzurro Rodrigo Palacio aumenta lo spessore tecnico e offre garanzie ai rossoblu anche sotto il profilo carismatico. L’argentino è anche molto duttile, potendo interpretare tutti i ruoli d’attacco del 4-3-3 e quelli di trequarti nel 4-2-3-1.

Dove colpirli

Il Bologna è una squadra poco abile a controllare lungamente il pallone e si affida molte volte al lancio lungo. Spalletti cercherà quindi un pressing asfissiante per rubare subito palla oppure punterà sul recupero delle seconde palle, sfruttando le imprecisioni dei bolognesi nei lanci lunghi.

 


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