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Inter, in semifinale ci sarà  lo Shakhtar. Conosciamo meglio gli ucraini

Tra la finale di Europa League e l'Inter c'è lo Shakhtar Donetsk. Un avversario sicuramente non morbido da affrontare, con un ottimo stato di forma e che può vantare anche una notevole esperienza in Europa, con la vittoria della Coppa Uefa nell’edizione 2008-2009. Dopo l'addio a Paulo Fonseca gli ucraini hanno confermato l gruppo portoghese-brasiliano della squadra con il lusitano Luis Castro alla guida. Grandi spazi di manovra, ottima abilità nello stretto e un buon possesso palla nella metà campo avversaria, con una fase difensiva tutt'altro che perfetta soprattutto nei calci piazzati.

Un solo precedente fra Inter e Shakhtar Donetsk. Play-off della Champions League 2005/2006 in cui i nerazzurri di Roberto Mancini vinsero 2-0 in trasferta con le reti di Adriano e Martins e poi si accontentarono di un pari per 1-1 a Milano con gol di Recoba ed Elano

Lo Shakhtar di Luis Castro ha delle idee ben precise che si basano su un 4-2-3-1 con pochi punti di riferimento offensivi. E' una squadra a cui piace avere la palla fra i piedi lasciando tanto spazio alle spalle dei difensori. Infatti subisce molti gol, ma ne subisce altrettanti.

L'11 ideale 4-2-3-1: Pyatov, Dodò, Krivtsov, Khocholava, Matvienko; Stepanenko, Marcos Antonio; Marlos, Alan Patrick, Taison; Junior Moraes.

Le stelle sono i 4 attaccanti, davvero molto abili nello stretto e a duettare fra di loro. Attenzione anche a Marcos Antonio, vero e proprio metronomo in mezzo al campo che ha panchinato uno dei talenti più promettenti del calcio ucraino, Kovalenko. L'Inter dovrà fare molta attenzione al terzino destro brasiliano Dodò, che non è l'ex-Inter, ma è una saetta sulla fascia destra che può creare problemi ai nerazzurri, vulnerabile però in fase difensiva.

Lo Shakhtar è sceso in Europa League dopo essere stato eliminato ai gironi di Champions League come l'Inter. Il girone era quello di Manchester City e Atalanta, quest'ultimi giustizieri degli ucraini. Ai sedicesimi ha eliminato il Benfica (2-1 all'andata e 3-3 al ritorno) e poi ha giustiziato il Wolfsburg agli ottavi vincendo sia all'andata che al ritorno. Oggi il 4-0 al Basilea senza possibilità di replica. L'Inter deve stare con le antenne ben alzate.

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