Inter: le vedove di Kondogbia stiano serene…o vogliamo rimandare in Spagna Cancelo?

di Mario Spolverini, pubblicato il: 20/03/2018

Indice dei contenuti

1 Inter: Kondogbia continua a far discutere2 Alcuni lo rimpiangono2.1 Due handicap per il francese2.2 In Spagna tutto è diversoInter: Kondogbia continua a far discutere

Da un po’ di giorni a questa parte media e social stanno rimbalzando notizie e giudizi su Geoffrey Kondogbia, tuttora di proprietà dell’Inter in prestito al Valencia. Un buon inizio di stagione, qualche gol, diverse partite di buon livello, questo lo score di Kondo in Spagna.

Gli animi dei tifosi, anche nerazzurri, si sono eccitati ultimamente quando Marcelino, allenatore del Valencia, è venuto fuori con l’affermazione che l’ex Inter è meglio di Pogba. Dodichè Deschamps ha ritenuto bene di non convocare il centrocampista nemmeno per le amichevoli contro Colombia e Russia del prossimo 23 e 27 marzo. Il che ha fatto andare su tutte le furie il tecnico valenciano.

Alcuni lo rimpiangono

Tutto ciò ha iniziato a causare diversi mal di pancia tra i tifosi dell’Inter, diversi dei quali hanno postato messaggi di grande rimpianto per Kondo. Rimasticando quanto successo negli anni scorsi, questi appassionati hanno riaperto un dibattito chiuso da mesi, da quando cioè il francese nel ritiro di Riscone rifiutò l’invito di Spalletti a rimanere chiedendo di essere ceduto.

“Non è stato capito, De Boer prima e Pioli poi non ne hanno intravisto le caratteristiche e le potenzialità… e via dicendo. Capiamoci subito. Kondo non è una sòla. Tecnicamente è un buon giocatore, lo aveva dimostrato a Monaco, lo sta dimostrando in Spagna.

Due handicap per il francese

Un buon giocatore arrivato però a Milano con due handicap pesantissimi. Innanzitutto il prezzo spropositato pagato ai francesi per strapparlo al Milan. Circa 40 milioni che imponeva aspettative di altissimo livello.
Il secondo motivo spiega, almeno in parte, perché Kondo non è stato in grado di rispettarle quelle aspettative. L’Inter e San Siro, soprattutto in questi ultimi anni, non sono ambienti da caratteri timidi. L’attesa di vittoria che si prolunga dal 2010 rende tutto più difficile, i tre passaggi di proprietà in poco più di tre anni hanno fatto il resto.

Servono spalle caratterialmente larghe per reggere l’impatto con l’interismo in questi tempi, servono leadership fuori e dentro il campo, garra sia fisica che psicologica, un po’ di sano pelo sullo stomaco per buttarsi dietro le spalle qualche parola o qualche articolo non proprio benevolo.
I famosi brontolii di San Siro, di cui Kondogbia nei due anni trascorsi in nerazzurro è stato una causa ripetuta, diventano applausi e incoraggiamenti se solo si dimostra alla gente di avere gli attributi al punto giusto. Possiamo dire che quasi mai il ragazzone francese è stato capace di far svoltare l’atteggiamento del pubblico nei suoi confronti?

In Spagna tutto è diverso

In Spagna di sicuro l’ambiente è più facile, meno aspettative, meno interesse spasmodico di informazione e tifosi. Lì Kondogbia sta dimostrando quello che non ha dimostrato a Milano perchè San Siro pretende, San Siro vuole gli occhi della tigre, vuole sudore e agonismo.

Kondo ha altre caratteristiche. Se vanno bene in Spagna ne siamo felici per lui. Ed anche per noi, perché il suo passaggio definitivo al Valencia porterà qualche milioncino di plusvalenze nelle casse nerazzurre e la quasi certezza di poter riscattare Cancelo. Uno che, a differenza del francese, sta dimostrando, eccome, di poter domare “la bestia”.


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