Viareggio Cup, per l’Inter è la vittoria del made in Italy. In tutto il torneo…

di Davide Currenti, pubblicato il: 28/03/2018

Viareggio Cup, nel trionfo dell’Inter c’è tanta Italia

L’ennesimo trionfo dell’Inter Primavera nella Viareggio Cup, l’ottavo nella storia, il quarto negli ultimi dieci anni, il quinto nelle ultime sedici edizioni. I nerazzurri hanno vinto un torneo che, dall’inizio, vedeva l’Inter favorita. Nel corso della competizione, vari infortuni e molti impegni con le rispettive nazionali, hanno privato mister Vecchi di alcuni giocatori fondamentali.

L’elenco comprende giocatori del calibro di Bettella, Zaniolo, Odgaard, Colidio, Pinamonti, Emmers, Rada, Dekic e Lombardoni. Nonostante questo, i giovani nerazzurri chiamati in causa dal tecnico della Primavera hanno dimostrato il loro carattere e la loro tecnica, conquistando un titolo fantastico e, allo stesso tempo, inaspettato.

E’ stata una vittoria targata made in Italy per l’Inter Primavera. Mister Vecchi ha portato a casa il successo finale dando spazio a tanti giocatori italiani. L’utilizzo dei giocatori stranieri è stato minimo nei match ad eliminazione diretta, arrivando fino alla finale di oggi, giocata con 10 giocatori italiani in campo. Il solo Nolan, nazionalità irlandese, è stato l’unico straniero in campo nell’undici titolare nerazzurro.

La presenza straniera nell’Inter

Le formazioni iniziali messe in campo dal tecnico dell’Inter Primavera in questo torneo, hanon visto un utilizzo molto basso di calciatori non italiani. Partendo dal primo match giocato dai nerazzurri, contro l’APIA Tigers, dove sono scesi in campi dal primo minuto quattro stranieri: Van den Eynden, Nolan, Rada e Colidio. Nel secondo incontro disputato contro il Parma, mister Vecchi ha mandato in campo ancora quattro giocatori stranieri: Nolan, Danso, Odgaard e Colidio. Infine, nell’ultimo match della fase a gironi contro la Salernitana, i giocatori dell’Inter non italiani dal primo minuti sono stati tre: Roric, Van der Eynden e Rada.

Nella fase ad eliminazione diretta, si parte col match giocato negli ottavi di finale contro la Pro Vercelli. Mister Vecchi ha scelto due giocatori non italiani nella formazione titolare: Nolan e Danso. Nei quarti di finale, contro il Genoa, Nolan e Belkheir sono stati gli unici due giocatori stranieri schierati dal primo minuto.

Nella semifinale che ha visto l’Inter affrontare il Parma, la formazione nerazzurra ha visto la presenza dal primo minuto di due calciatori stranieri: Nolan e Danso. Nella finalissima giocata quest’oggi contro la Fiorentina, dieci undicesimi della formazione titolare sono stati giocatori italiani. Il solo Nolan, nazionalità irlandese, è stato l’unico straniero in campo nell’undici titolare nerazzurro.

La presenza italiana

Se i calciatori stranieri sono stati di gran lunga in numero inferiore, ecco i protagonisti nostrani al Torneo di Viareggio. Il portiere Pissardo, eletto miglior numero uno della competizione, i difensori Rizzo, Corrado, Marzupio, Lombardoni, Zappa e Valietti. A centrocampo, Gavioli, Brignoli, Pompetti, Visconti, Sala e Schirò. In attacco, tra fantasisti, attaccanti puri ed esterni offensivi, i protagonisti sono stati Adorante, Merola, D’amico e Rover.

Una cavalcata vincente con una base di calciatori italiani. Per l’ennesima volta, si è visto come il club nerazzurro lavori per far crescere giocatori nostrani. Il settore giovanile dell’Inter è il fiore all’occhiello della società, con molti successi e trionfi conquistati negli ultimi anni. Ancora una volta, non si potrà più parlare di una squadra con più stranieri che italiani in campo. L’identità della Primavera nerazzurra è chiara, un mix vincente tra giocatori italiani e stranieri, con un occhio sempre al made in Italy.


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