Mancini: “Titolari Handa, Naga, Kondo e Melo. Su Icardi-Jovetic…”

di Giovanni D'Orso, pubblicato il: 21/11/2015

Alla vigilia del match di campionato con il Frosinone, Roberto Mancini come di consueto ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile per la conferenza pre-match. Queste le parole live del tecnico nerazzurro:

Domani può arrivare il salto di qualità rispetto allo scorso anno? “Si pensa che sia semplice giocare gare del genere, ma loro sono una buona squadra. Hanno dimostrato di poter fare bene in trasferta. Non sarà un match scontato. Nel calcio di oggi non esistono gare facili”.

Perché la coppia Jovetic-Icardi fa fatica? “Devono prima giocare insieme, per poi conoscerci meglio e cercarsi in continuazione. Giocano insieme da poco tempo, hanno margini per migliorare”.

Perché questi continui cambiamenti? “Si cambia anche a vari fattori, come gli impegni con le Nazionali. Ripeto, dipende da tante cose. Ma conta moltissimo avere più giocatori pronti per scendere in campo dal 1′. L’unico che non ha giocato è Montoya, spero possa arrivare presto la sua occasione”.

Vuole dare la formazione titolare come Stellone? “Per me è più difficile, devo valutare i reduci dalle Nazionale. Ne dico 3-4: Handanovic, Kondogbia, Nagatomo e Felipe Melo”.

Qual è il suo pensiero circa i fatti di Parigi? “Una cosa drammatica, ci sono pazzi ovunque, indipendentemente dalle religioni. Dispiace tantissimo, questi fatti condizionano la vita delle persone”.

Che prospettiva oggi questa Inter? Lo Scudetto è l’obiettivo? “Ci sono tante squadre in alto, ognuna può esserci in questa lotta. Dobbiamo fare bene davanti al nostro pubblico. Poi penseremo alla gara di Napoli“.

Cosa manca per convincere gli scettici? “Dobbiamo convincere noi stessi, continuando a lavorare e migliorare. Se noi riusciremo ad avere più confidenza avremo maggior fiducia. Poi se alla 25a giornata dovessimo essere davanti ce la giocheremmo”.

Il primo posto dell’Inter rispecchia il valore della rosa? “Abbiamo fatto qualcosa in più, ma ci manca ancora qualcosa. Dobbiamo essere più bravi in fase realizzativa, poi per il resto non c’è male. Siamo solidi e tutti fanno il proprio dovere”.

In cosa bisogna ancora migliorare? “Dobbiamo continuare così a livello difensivo. A Torino abbiamo fatto bene, evitando i 15′ del secondo tempo, perché andando troppo indietro qualche pericolo può sempre arrivare”.

Il mercato può essere utile? “Leggo che stiamo comprando tutti, questo fa piacere (ride, ndr). Dobbiamo migliorare con i giocatori attuali, poi dovremmo prendere qualcuno che possa fare la differenza da subito. Per adesso, però, non abbiamo parlato ancora di nulla”.

I nuovi volti, in una squadra che sta facendo bene, possono portare dei rischi? “Potrebbe, non si esclude. Non è facile per un giocatore che arriva a gennaio integrarsi sin da subito. Ronaldo e Messi a parte”.

Cosa pensa di Sensi? “Lui è molto giovane, ha qualità. Deve crescere molto, ha personalità e mi piace”.

Per lo Scudetto servirà vincere anche con più di un gol segnato. “Tante squadre hanno raccolto risultati vincendo di misura. Chiaro, vogliamo segnare qualche gol in più, ma il fatto di essere solidi conta tantissimo”.

Ha la sensazione che, per caratteristiche, Jovetic e Icardi possano far fatica a giocare insieme? “La difesa può essere solida anche giocando con loro due. Devono solo conoscerci giocando insieme. Hanno fatto solo 6-7 partite, ci vuole tempo. Ma noi aspettiamo tanti gol da entrambi”.

Domani giocheranno insieme? “Non saprei, vediamo”.

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Biabiany potrebbe giocare dal 1′? “Sta crescendo molto, ma ha ancora bisogno di tempo. Noi pensavamo potesse essere pronto per dicembre, ma sta migliorando”.

Ranocchia e Vidic: qual è la sua idea in vista di gennaio? “Vale il discorso di prima. Nel settore difensivo abbiamo questi giocatori, se non dovesse succedere qualcosa di particolare, tipo qualcuno chiede di andare via per il poco minutaggio, io rimarrei così”.

Ausilio ha seguito, oltre Sensi, anche Grujc. Grujic e Sensi sono molto giovani, anche se sono diversi per caratteristiche. Ma ci sono anche altri giocatori in giro, magari Ausilio ha salutato anche altre famiglie (ride, ndr). Entrambi, in ogni caso, non inciderebbero sul nostro centrocampo. Sono entrambi bravi”.

Dopo i fatti di Parigi, crede che anche il calcio sia nel mirino? “Questo è un fatto molto grande. La tragedia è avvenuta in un locale, ma tanti possono i essere i luoghi a rischio. Purtroppo nel mondo ci sono tantissimi interessi”.


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