Serie A, parla Spadafora. In arrivo uno sviluppo importante

di Candido Baldini, pubblicato il: 13/05/2020

Continua il dubbio circa la sorte del campionato di serie A. Il protocollo che la Figc ha presentato al comitato tecnico scientifico è stato respinto, in quanto emergono troppe lacune. Al momento quindi le condizioni proposte non sono state ritenute soddisfacenti.

Il ministro dello sport Spadafora ha parlato oggi al Parlamento sottolineando come possa esserci a breve un importante sviluppo. La Figc presenterà infatti a breve un nuovo protocollo adeguato alle osservazioni che il cts aveva presentato a quello precedente.

“Stami lavorando per far ripartire il mondo dello sport, anche se, come è naturale che sia, la discussione si è incentrata principalmente sul calcio. Sono consapevole sia della passione che vi ruota intorno sia della cifra di affari che comporta. La Figc ha presentato un protocollo, e le osservazioni del cts sono state diverse. Nel caso in cui emerga un positivo chiediamo la quarantena per tutta la squadra. Poi abbiamo chiesto responsabilità per i medici sportivi, ed infine dobbiamo fare in modo, per quanto riguarda i tamponi, che non si vada ad impattare sulla situazione che riguarda i privati cittadini.

Dobbiamo decidere se riaprire o meno il campionato. Se ciò accadrà, come ci auspichiamo, sarà perché saremo arrivati ad una successione di azioni e protocolli tali da garantire la ripresa in totale sicurezza. Non è stato possibile arrivare ad una decisione il primo giorno, perché sarebbe stata una scelta fondata sulla fretta irresponsabile e sulle strumentalizzazioni. questa incertezza ha caratterizzato tutti i Paesi, che hanno dovuto analizzare la curva del contagio. Gli altri invece hanno deciso di sospendere il campionato.

La necessità dell'autoisolamento nasce dal fatto che il calcio è uno sport di contatto, e noi abbiamo deciso di adottare una linea di prudenza. E' accaduto in Germania in seguito ad un caso di positività. Non vorremmo ricadere nella situazione precedente. la necessità di terminare il campionato nasce da esigenze sportive ma anche economiche, e ne siamo tutti consapevoli.”


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