In Italia la gente non va allo stadio? La colpa è di calciopoli!

di Armando Aiello, pubblicato il: 15/02/2017

Un’inchiesta evidenzia il calo degli spettatori

“Il calcio in fuorigioco? Indagine sulla disaffezione del pubblico italiano nei confronti del sistema calcio”, è un inchiesta condotta da Focus in Media, Osservatorio sulla comunicazione e i media della Fondazione per la Sussidiarietà che ha evidenziato il calo di spettatori negli stadi italiani. La disaffezione del pubblico investe anche gli ascolti televisivi. Le poche eccezioni non invertono comunque la tendenza generale. Il girone di andata della Serie A 20162017 ha raggiunta una copertura del 55% dei posti disponibili. Un dato inferiore di circa il 90% rispetto a Inghilterra e Germania, ma inferiore anche a Spagna e Francia. La ventitreesima giornata, nonostante in programma ci fosse JuventusInter, ha visto scendere la media a 19.362 spettatori.

La colpa è anche di calciopoli!

Il calo di spettatori non è dovuto solo alla mediatizzazione del calcio, visti i cali di audience anche sulle Pay Tv nostrane. La ricerca di Focus Media mette in evidenza tre punti critici fondamentali, come sottolinea anche calciomercato.com:
1. Ipotesi estetica: disaffezione per il peggioramento della qualità dello spettacolo in campo, ma anche per la mancanza di servizi adeguati negli stadi che per il 44% sono stati costruiti prima del 1949.
2. ipotesi organizzativa: le società calcistiche italiane non si sono dimostrate all’altezza dell’organizzazione dello spettacolo e le istituzioni di controllo non hanno sempre saputo garantire una efficace vigilanza sul sistema.
3. ipotesi etica: i ripetuti scandali, come calciopoli e il calcioscommesse, hanno prodotto una crisi di credibilità del sistema e una perdita di fiducia del pubblico.
Tutti questi elementi hanno contribuito a spegnere la passione degli italiani per il calcio, cosa impensabile fino a qualche anno fa!


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