Che storia quella del Papu Gomez…con l’Inter sullo sfondo!

di Armando Aiello, pubblicato il: 06/02/2017

“Non credo ai miei occhi”

Nel 2009, a soli 21 anni, Alejandro Gomez giocava nel San Lorenzo. Durante un match del campionato argentino “el Papu” viene espulso e il suo pubblico applaude la scelta arbitrale, con tanto di standing ovation. Il motivo? Semplice, Gomez è tifoso dell’Indipendiente e, se giochi nel San Lorenzo, questa è una colpa imperdonabile. La gente del ciclon non glielo perdona e glielo fa pesare, sempre. Alejandro scoppia in lacrime, “non credo ai miei occhi, non può essere”. Invece è tutto vero e questa è una delle storie che, come riporta calciomercato.com, hanno segnato la carriera del Papu.
Il periodo al San Lorenzo, tuttavia, gli consente di conoscere Diego Pablo Simeone, il Cholo. I due si ritroveranno poi a Catania, dove Gomez mostra tutto il suo talento e Simeone le sue doti da grande allenatore che sarebbe poi diventato.
Da quel momento in poi cominceranno gli intrighi di mercato per il fantasista di Buenos Aires. Nel 2013 Stramaccioni lo vuole all’Inter. C’è l’accordo totale, con tanto di incontro a casa per studiare le future tattiche nerazzurre. L’esonero di Strama con Mazzarri chiamato sulla panchina meneghina fa però saltare tutto.

La guerra e poi il ritorno in Italia

Anche Montella è un suo estimatore e, anche con lui, Gomez si incrocia a Catania. L’aeroplanino lo vorrebbe alla Fiorentina nel 2014, ma non se ne fa niente. Ora l’ex allenatore viola è al Milan e ha già chiesto al club uno sforzo economico per arrivare al Papu nella prossima sessione di calciomercato.
L’Atalanta ha tenuto duro a gennaio e non ha ceduto il suo gioiello. Il presidente Percassi non ha intenzione di lasciarselo sfuggire. Gomez, d’altra parte, non vuole abbandonare il club che lo ha liberato dal periodo più buio della sua vita. Dopo il Catania, infatti, arriva un’offerta economicamente irrinunciabile da parte del Metalist. Il Papu accetta ma la guerra in Ucraina è tremenda. “Qui vedo gente girare con la mitraglietta in mano. Nel mio Paese non succede e non posso mettere a rischio la vita della mia famiglia”.
Il resto è storia dei giorni nostri. Il Papu torna in Italia ed è senza dubbio uno dei migliori calciatori del nostro campionato.


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