Zanetti, “l’anatra zoppa” di una società divisa

di NO name Falcucci, pubblicato il: 04/11/2016

Un’anatra zoppa“. Questo è Javier Zanetti. Per “anatra zoppa” s’intende l’impossibilità di un soggeto di prendere alcuna decisione pur ricoprendo una carica di alto livello all’interno di una società. Zanetti è il vice presidente di un mostro a tre teste che fa molta fatica a prendere una decisione di comune accordo per il bene dell’Inter, della sua storia, dei suoi tifosi. L’ex bandiera nerazzurra, sia ben chiaro, è il “figlio” prediletto di Massimo Moratti e come tale viene considerato dalla nuova proprietà.

In questi burrascosi giorni abbiamo avuto più volte la conferma che il parere di Zanetti nelle questioni societarie valga come quella del più umile dei magazzinieri. La vicenda del libro di Mauro Icardi ne è un esempio lampante. Le sue dichiarazioni pre Inter-Cagliari avevano fatto pensare ad una dura presa di posizione nei confronti del capitano dell’Inter, ovvero oltre a una forta multa il ritiro della fascia, ma questo naturalmente non è avvenuto. Una delegittimazione in piena regola e un evidente imbarazzo che è balzato all’occhio alla maggior parte dei tifosi interisti e non. Imbarazzo perdurato anche nella conferenza stampa svoltasi dopo il CDA di venerdì scorso. Si è visto un Zanetti imbronciato, quasi si volesse trovare da un’altra parte, magari tra le braccia di “papà” Massimo.

Nelle ultime ore si sta decidendo la nuova guida tecnica delle squadra e anche in questo caso il povero Javier si sente tagliato fuori visto che il nome di Pioli è sponsorizzato da Piero Ausilio e dal Direttore Generale Gardini che, naturalmente, vivono anche loro in una situazione paradossale e quanto mai confusionaria. La società è divisa. Troppe correnti. La proprietà da una parte, con Suning che cerca di affidarsi più ai consigli di Kia piuttosto che degli italiani; dall’altre parte Thohir che, dopo il flop De Boer, se ne sta in disparte e Moratti che, pur non avendo più quote, manda avanti i suoi sodali( Tronchetti Provera) buttando benzina sul fuoco. In tutto questo caso c’è Javier Zanetti. Una vita all’Inter senza poter decidere per il bene dell’Inter. A questo punto la domanda è d’obbligo: Suning ritiene Zanetti un dirigente all’altezza? Da quello che si è visto finora pare di no ed è per questo motivo che rimarrè l'”anatra zoppa” di una società che non guarda al passato. Purtroppo per lui.


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