Tra Nations League, Champions e campionato, anche l’Inter

di Luciano Oggiano, pubblicato il: 07/09/2018

Mancini invoca più giovani italiani

Sosta per impegni azzurri, bocce ferme, quattro chiacchiere sui temi più caldi del circo pallonaro. Cosa si dice, e cosa pensa Mancini,  riguardo appunto gli azzurri ed i prossimi impegni di “Nations League“, nuovo torneo che assegnerà diritti a partecipare alla prossima edizione di Euro 2020. In breve, qui un link sul regolamento

Il trainer Mancini ha lanciato una sorta di “help online” ai mister della serie A, affinché facciano scendere in campo più giovani italiani. Ok, ma la questione non è proprio risolvibile con uno schioccar di dita, abbiamo un evidente svantaggio rispetto altri paesi, (es. Spagna). Luoghi in cui nascono, nei vivai delle maggiori squadre, le migliori promesse calcistiche del calcio europeo. Per ragioni di mercato (spesso sballate) e di competitività da raggiungere velocemente, si è saturato il panorama calcistico italiano di talenti stranieri o presunti tali. Una politica finanziaria che ha  impoverito la capacità dei nostri club di coltivare e valorizzare potenziali campioni, in panchina in attesa di uno spazio in partita. Risultato, possibilità di emergere tra i migliori limitate da nomi altisonanti provenienti dal resto del globo. E Mancini aggancia le speranze azzurre ad un Balotelli, rimasto ancora potenziale campione, condizionato da criticità caratteriali ma capace di colpi risolutori.

Juve-Ronaldo, già tutto scritto?

Si sente un gran parlare del gradino superiore sul quale troneggia la squadra di Allegri, rispetto a tutte le altre. Quindi dovremmo archiviare l’ottavo titolo consecutivo dei ronaldizzati? A prescindere dalle ultime parole di Totti, secondo il quale si può giocare solo dal secondo posto in giù, va fatta qualche considerazione. Anzitutto ogni giudizio (o previsione) è prematuro, siamo solo alla terza e la Juventus a punteggio pieno rappresenta una sorpresa solamente per l’assenza di Ronaldo nella classifica cannonieri.

Quando arriverà il primo gol, e poteva già averlo fatto se il suo stesso polpaccio non gli avesse rimbalzato il pallone, c’è chi giura sarà l’inizio di una sequenza infinita. Io qualche dubbio lo avrei, non per le sue innegabili qualità, ma per quello che finora si è trovato davanti con le difese avversarie. Nel calcio spagnolo, ma anche britannico (ha militato nel M.U.) le squadre al top distruggono gli avversari con ritmi d’attacco forsennati, in Italia il primo pensiero tattico è rivolto a blindare le difese. E CR7 deve essersi già accorto di qualche differenza in merito. Ma la Juve potrebbe anche dover ammettere quello che, secondo parecchi, è stato un errore: dare Higuain al Milan.

Milan-Higuain, fallo bianconero

Eccolo qua, il “pipita” passato dal bianco al rosso mantenendo il nero, come pareva il suo umore nei giorni di mercato che l’hanno visto approdare a Milanello. Ma ora qualcosa inizia a cambiare, il Milan ha di certo trovato una punta di livello internazionale assoluto, e Higuain si è scrollato di dosso da gran professionista il suo recentissimo passato. La partita con la Roma lo ha confermato come punto di riferimento eccellente, specie per i giovani attaccanti di Gattuso, oltre che come attaccante sempre insidioso e incisivo. Di questo, la Juventus deve prenderne atto, si può parlare come di un abbaglio della dirigenza bianconera, perchè schierare una coppia Ronaldo-Higuain poteva davvero fare tabula rasa di ogni concorrenza, Champions inclusa. E un ulteriore azzardo potrebbe essere la ventilata cessione di Dybala, ma vedremo cosa dirà il campo nelle prossime partite, alla ripresa del campionato.

Inter, rieccoti… il Tottenham!

I nostri eroi, dopo ben 7 anni, si riaffacciano alla ribalta più prestigiosa con facce nuove e tanta voglia di partire col piede giusto. Ci riusciranno? Quando dall’urna è uscito il nome degli “spurs”, la memoria è immediatamente andata a ripescare le immagini delle ultime apparizioni dell’Inter in Champions, esattamente come campioni uscenti. Ricordo bene la partita col Tottenham a S.Siro, e mi tornano i brividi nel ricordare un primo tempo spettacolare, in cui gli inglesi vennero spazzati via con un 4-0. Di capitan Zanetti il primo gol, che arrivava più o meno al 2′ su un ottimo servizio di Eto’o, il quale raddoppia poco dopo.

Stankovic triangola ancora con Eto’o e al quarto d’ora l’Inter è già sul 3-0, che diventano 4 ancora con il camerunense. Ma nella ripresa, qualcuno fuori dal cilindro doti sconosciute e, purtroppo, per ben tre volte letali. Uno spilungone che pareva uno dei tanti, ma iniziò a correre come un dannato, palla al piede. Maicon (non l’ultimo arrivato…) non riusciva a stargli dietro e ci infilò due gol quasi in fotocopia, nel giro di pochi minuti. Finiva sul 4-3, che poi risultò utile nonostante la sconfitta del ritorno. Beh, quella sera il mondo del calcio scopriva quello là… Un tale Garret Bale, oggi nel Real Madrid, e non serve descriverlo. Mi auguro che i nerazzurri di oggi riescano a scacciare i fantasmi di quella sera.

Serie A, quegli outsiders…

Li chiamano sempre così, outsiders, ma riescono a infilarsi tra le maglie dell’elite in alta classifica, rompendo certi equilibri che alcuni danno per scontati, sbagliando. Senza andare tanto lontano, guardiamo il Sassuolo: prima partita, e mette sotto l’Inter! Squadra che, pur visibilmente in ritardo di condizione e condizionata da rigori dubbi, dati e negati, mostra un organico dal quale si deduce che ogni paragone è improponibile. E l’Atalanta, da qualche anno staziona nelle zone alte della classifica, anche se non esibisce alcun palmares di cui gli avversari possano esserne ammirati. Ma chi ha visto la partita giocata all’Olimpico contro la Roma, può sentirsi preoccupato nell’affrontare la squadra di Gasperini.

La Sampdoria, che si è letteralmente divertita contro un Napoli forse un pò distratto, ma lo ha fatto in modo netto con un 3-0 e con gol da cineteca, come quello di Quagliarella.  La stessa Juventus, col Parma neopromosso ha recuperato i 3 punti faticando, facendosi rimontare anche un gol. Squadre che presumibilmente, alla fine, si piazzeranno dal quinto posto in giù, ma hanno ribadito di poter dare filo da torcere a chiunque. Se le affronti senza tener conto dell’ agonismo, carattere, corsa e forza fisica, le armi di cui dispongono, possono non bastare superiorità tecnica, tattica, classe ed esperienza.


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