Tacconi ancora rosica: il triste destino dei secondi

di Mario Spolverini, pubblicato il: 13/05/2017

Indice dei contenuti

1 Non si combatte contro il fato2 Secondi sul campo2.1 Secondi nella vita2.1.1 Chi è che non ha capito?Non si combatte contro il fato

Stefano Tacconi, ex portiere juventino, in una intervista a Tuttosport di questi giorni ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale ritiene “una fortuna essere scartato dall’Inter, non ci hanno capito un c***o”.

Al là dello stile dell’intervistato, che tradisce l’educazione non proprio oxfordiana, possiamo dire che lo capiamo Tacconi, perché è l’ennesima rappresentazione del beffardo destino che la vita assegna ad alcuni: il ruolo dei secondi.

Secondi sul campo

Erano entrambi nelle giovanili nerazzurre, e quando si trattò di scegliere il nuovo numero uno della prima squadra, i responsabili nerazzurri dell’epoca fecero all-in sul fenomeno Zenga.
Tacconi fu destinato ad emigrare altrove, all’Avellino se ben ricordiamo.
Poi ha vinto tanto nella Juve degli anni 80 in campo nazionale ed europeo.
Ma il suo grande cruccio è stato quello di trovarsi sempre davanti nella sua carriera un fuoriclasse come Zenga, uno che nella vita e sul campo l’ha sempre messo in secondo piano.
Un po’ come Gimondi con Merckx.
Sul campo proprio non c’è stata partita: Zenga è stato premiato per tre anni il miglior portiere del mondo,
un fuoriclasse assoluto, il cui valore è stato riconosciuto da tutti.
Tacconi è stato per anni il suo vice in nazionale. Qualche presenza quando Walterone era infortunato, qualche secondo tempo in amichevole. Tutto qui.

Secondi nella vita

Una volta appese le scarpette al chiodo, il portierone nerazzurro si è dedicato alla carriera di allenatore; con alterne fortune a dire la verità, ma sempre dimostrando il carattere forte da vero protagonista che lo ha sempre contraddistinto.
Di Tacconi si ricorda soprattutto la partecipazione all’Isola dei Famosi nel 2003 (dove peraltro fu eliminato quasi subito).

Nel frattempo si era dato alla politica; ma anche in questo campo arrivare primo non era facile.
Riportiamo testualmente da Wikipedia : “Nel 1999 si candida alle elezioni europee con Alleanza Nazionale, venendo sconfitto.
Nel 2005 annuncia di volersi presentare come candidato presidente della Lombardia con il Nuovo MSI, ma all’ultimo non riesce a presentare le firme sufficienti per sostenere la sua candidatura.
Nel 2006, infine, si candida come consigliere comunale a Milano in sostegno a Letizia Moratti e sempre per Alleanza Nazionale, ma ottiene solo 57 voti e non viene eletto”
.

Leggiamo anche che Tacconi ha preso il diploma di cuoco: mannaggia, pure qui si trova davanti Cracco, Bastianich e Cannavacciuolo.

Chi è che non ha capito?

Insomma, caro Tacconi, si dia pace una buona volta, chi la fece fuori dall’Inter trenta e passa anni fa aveva davvero capito tutto!

E ci creda, gli interisti, quasi tutti, sono onorati del fatto che lei non abbia mai vestito i nostri colori.


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