Mercato Inter: Ausilio, il 7 maggio erano parole al vento o prepariamo i mortaretti?

di Mario Spolverini, pubblicato il: 25/07/2018

 

 Era il 7 maggio scorso. L’Inter era ancora in lotta per il quarto posto che sarebbe arrivato solo due settimane più tardi con la sofferta vittoria all’Olimpico nell’ultima di campionato. A margine della consegna del Premio Maestrelli, il DS nerazzurro Piero Ausilio si espose in una promessa impegnativa: “Il prossimo obiettivo, il prossimo colpo sarà un giocatore forte, magari di un grande club, giovane. Ciò che più conta è la mentalità e la professionalità”.  Parole come queste, proferite con tanta sicurezza, entrano nella memoria dei tifosi e degli addetti ai lavori per non uscirne fino a che non si vede il riscontro. Premesso che il giovane in questione non dovrebbe essere De Vrij perchè a quella data era già noto il suo trasferimento in nerazzurro. Premesso anche che non dovrebbe trattarsi di Nainggolan per evidenti motivi anagrafici, nè di Politano perchè definire “grande club” il Sassuolo farebbe felice il Patron Squinzi ma per molti suonerebbe come una presa in giro, a che punto stiamo Piero?

Le cronache del mercato degli ultimi giorni ci hanno raccontato dell’Inter che ha mollato la presa su Malcom. Era lui l’obbiettivo? Se era il brasiliano la domanda nasce spontanea: e ora ? Se non era lui, dunque il mister X “giovane di talento proveniente da un grande club” è ancora immerso nel mistero? E quando si inizierà a capire qualcosa in merito? Fra poco saranno passati 3 mesi da quelle parole e mancano poco più di 20 giorni alla chiusura del mercato. Con un terzino destro da regalare a Spalletti in ogni modo. Magari anche un centrocampista per supportare adeguatamente Brozovic se Spalletti proseguirà con la mediana a 2, e con una punta di riserva, perchè con tre competizioni da affrontare Icardi e Lautaro Martinez avranno pur bisogno di un eventuale sostituto, specialmente se il mister puntasse sull’attacco a 2 punte. O no?

E’ pur vero che 20 giorni di mercato sono un periodo lunghissimo se si vuole. Ed è pure vero che l’Inter ha tutto il diritto di tenere sottotraccia ogni eventuale trattativa al riguardo per evitare beffe all’ultimo secondo. Dunque, a Piero Ausilio con grande educazione e rispetto, chiediamo se è troppo presto per avere una dritta, se qualcosa bolle in pentola, se i tifosi possono iniziare a comprare mortaretti, petardi e festoni vari.

Spalletti nelle conferenze stampa ha più volte ricordato che lo scorso anno di questi tempi i giornali sparavano nomi eclatanti che dovevano arrivare, senza che nessuno della società avesse promesso qualcosa al riguardo. Quelle parole del 7 maggio però non vengono dai giornalisti, vengono dal dirigente più prestigioso del settore sportivo e di mercato nerazzurro. Dunque Piero, cosa devono attenersi i tifosi?

 

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