Ieri il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, si è reso protagonista di alcune dichiarazioni quantomeno incoerenti rispetto a quanto successo nell’episodio contro il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini.
Ieri, infatti, durante Lazio-napoli, dagli spalti sono arrivati cori vergognosi contro il popolo napoletano e contro Koulibaly. Cori da condannare assolutamente, ma che nel caso del tecnico partenopeo si scontrano contro le sue dichiarazioni post Napoli-Inter.
Sarri, allora, aveva infatti dichiarato: “Sono cose di campo, episodi che avvengono e che dovrebbero restare all’interno del rettangolo di gioco, non andando oltre”.
Ieri, invece, il buon Sarri, a proposito della sospensione ha dichiarato: “Dobbiamo fare i complimenti ad Irrati: la situazione stava diventando imbarazzante, eravamo dispiaciuti per lui. Ci ha compromesso un po’ a livello di attenzione e da lì abbiamo iniziato a gestire, che non è la nostra cosa migliore. Il calciatore è sereno? Spero di sì, è molto intelligente ed equilibrato: sarà amareggiato ma con l’aiuto dei compagni sarà sereno“.
La domanda sorge spontanea: Caro Sarri ma non erano cose di campo che rimanevano all’interno del campo di gioco, per poi finire con il triplice fischio finale? Bisogna mettersi d’accordo, o si condannano sempre e comunque certe frasi di discriminazione razziale o si lascia correre e restano cose di campo, sempre!
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