Chirico, ironie e frecciate all’Inter. Basta poco per farli felici

di Mario Spolverini, pubblicato il: 10/08/2018

 Nel suo ultimo editoriale per Calciomercato.com, Marcello Chirico analizza la situazione di mercato delle concorrenti della “sua “Juventus. Con tanta ironia ed un po’ di veleno come al solito. A proposito dell’Inter Chirico parla di “nervosismo… ricerca di acquistone ad effetto per attutire la bomba Ronaldo”. Per poi passare al “dispetto” di portare in nerazzurro l’ex bianconero Vidal ed alla “speranziella” come la definisce lui di vedere in maglia nerazzurra Modric. Ovviamente lui sta dalla parte di Florentino Perez, “che dopo aver perso Ronaldo non pare intenzionato a privarsi pure di Modric”.

Poteva non ricordare che il Real ha minacciato di denunciare l’Inter all’Uefa, (“un modo brusco per fargli capire di mollare l’osso”)? Giammai. Per poi chiudere con un vero cioccolatino: “Stranezze interiste: hanno rinunciato a riscattare Cancelo e Rafinha giustificando la scelta con le cifre troppo alte dei cartellini, e adesso stanno facendo di tutto per prendere Modric che gli costerebbe – tra ingaggio e cartellino – molto di più. Valli a capire. “
Marcello Chirico è attento osservatore delle cose del calcio ma forse pecca un po’ di presupponenza nei confronti dell’Inter. L’Inter non è alla ricerca di acquisti fragorosi per pareggiare l’impatto di nessuno. Non ragionano così i cinesi proprietari dell’Inter e stanno imparando a farlo anche i tifosi. In poche parole ed in qualche maniera all’Inter di CR7 “nun glie ne ne po’ fregà de meno”(il romanesco rende meglio l’idea).

L’Inter sa perfettamente da quali difficoltà sta uscendo ma sa anche quali obbiettivi ha davanti per questa stagione. Che sono, ovviamente, ancora diversi da quelli della Juventus. Siamo, ancora per poco, su due piani leggermente diversi, con la Juventus tutta tesa a non perdere l’ottava finale di Champions. Si perché in finale con CR7 ci sono già. Giocare girone, ottavi, quarti ecc. sarà una semplice formalità, un allenamento un po’ più impegnativo del vernissage di Villar Perosa, ma niente di più. Convinti loro, contenti tutti.

Dispetti? Speranzielle? No Chirico, l’Inter di oggi è un’altra cosa. I dispetti sono roba da fanciulli. Se Vidal fosse stato un obbiettivo reale dell’Inter può stare tranquillo che sarebbe arrivato. Così non è, che gli piaccia o meno. E pure le speranze sono un concetto che, caso mai, possono attenere al mondo del tifo. Suning e a cascata Ausilio e la dirigenza dell’Inter non si muovono sulla base di speranze ma di programmi, che possono riuscire o meno. Se non riescono, si aggiornano, si rimodulano gli obbiettivi e si prosegue.

Rafinha e Cancelo? Due giocatori di proprietà di altre società, che l’Inter ha scelto di non riscattare. Anche per il prezzo troppo alto certo, certo. Converrà con noi che il terzino vice campione del mondo in prestito per 6,5 milioni e 16,5 per l’eventuale riscatto l’anno prossimo sono cosa ben diversa dai 40 chiesti dal Valencia e pagati dalla Juventus.

Si chiamano scelte societarie, si chiamano definizione ed utilizzo intelligente del budget a disposizione. La Juve ha messo le 40 piotte sul Cancelo? Bene ha fatto, buon giocatore, valuteremo i risultati tra qualche mese. Auguri.

Lo stesso dicasi per Rafinha, rimpianto si dai tifosi, e molto. Non arriverà, ma se dovesse arrivare per una pura fatalità Luka Modric, dopo 6 ore nessun tifoso si strapperebbe i capelli.

Per quanto riguarda la denuncia del Real Madrid all’Uefa, che già gli faceva scendere un rigolo di bava libidinosa dalla bocca, rimandiamo Chirico a quanto riportato da Marco Bellinazzo, non proprio l’ultimo degli autori nella materia. Non c’è trippa per gatti, in buona sostanza. Che dire? Hanno Cristiano Ronaldo, hanno il top del top in Europa, in Italia hanno e avranno ancora Orsato e c. dalla loro. Di cos’hanno paura gli amici bianconeri? Cos’ è che li fa essere così agitati nonostante lo strapotere tecnico ed economico così evidente da potersi permettere di rinforzare alla grande il Milan con Higuain e Caldara?

Bonucci lo avete di nuovo a Torino, se c’è da spostare qualche equilibrio pericoloso ci penserà lui. Manca poco, poi sarà di nuovo campionato, sarà di nuovo Champions. Anche per l’Inter, tutto il resto è noia.

 


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