Senza categoria

Inter nella terra di mezzo, Skriniar ultimo baluardo

(Inter Skriniar) Una volta tanto Paolo Condò ha ragione solo in parte. Vendere Skriniar sarebbe doloroso per i tifosi perché erede diretto dei Ferri, Materazzi, Samuel è vero ma non basta a quantificare il disorientamento che seguirebbe alla vendita del centrale slovacco. C’è di più, molto di più.

Inter, Skriniar è zoccolo duro e bandiera

Skriniar, più di Bastoni, di Barella e di Lautaro rappresenta lo zoccolo duro dell’Inter, quello che Marotta ha promesso di non toccare. E’ il personaggio più vicino a quel concetto di bandiera ormai in disuso nel calcio di oggi, sacrificato sull’altare dell’economia. Nella lotta moderna tra la fredda razionalità dei numeri e l’emotività del tifo è quasi impossibile trovare una sintesi. Nessuna diplomazia riesce a mettere al tavolo chi deve far quadrare i conti e chi vive di passione autentica, sentimento quasi infantile senza il quale però il calcio degrada a mero spettacolo di intrattenimento.
I soldi servono, nessuno vive sulla luna. Ma la strada per arrivare a quelli necessari a garantire una sopravvivenza dignitosa non può continuare ad essere solo quella dell’autofinanziamento selvaggio anno dopo anno a meno che non venga spiegato il progetto, la visione di breve-medio periodo.

Tutto si compra fuorchè il carattere

Esattamente quello che non sta succedendo all’Inter, da due anni sospesa in un mondo di mezzo senza risorse, senza informazioni, senza una prospettiva conosciuta. Si sa che servono montagne di soldi ad ogni fine mercato, Marotta e Ausilio hanno dovuto imparare salti carpiati e mortali con triplo avvitamento. Per il resto si galleggia tra voci, indiscrezioni, spesso fake news, amen.
Suning ha pompato soldi importanti nella case dell’Inter (mai dimenticarlo) e non è obbligata a rendere note le proprie strategie, il mondo del business funziona così.
Ma nessuno può chiedere ai tifosi di non essere amareggiati se in molti bussano alla porta di Marotta sapendo che tutti i gioielli di famiglia sono in vendita e che alla fine, milione più milione meno, l’affare si fa perché l’Inter deve incassare.
Se poi parte dell’ eventuale ricavato sarà reinvestito per portare alla Pinetina sostituti degni di chi se ne è andato ben venga. Con una sola osservazione: sotto l’aspetto tecnico tutto si può fare, (quasi) nessuno è insostituibile, neanche Skriniar. La leadership, il carisma, la personalità invece non si comprano al supermercato, o ce l’hai o nessuno te la regala. Vendere Skriniar sarebbe doloroso soprattutto per questo.

Recent Posts

Mercato Inter, Bento rimane in pole per la porta: 4 giocatori in prestito per finanziare il colpo

Mercato Inter, Bento Krepski resta un obiettivo primario per la porta. Mentre la squadra di…

7 ore ago

Inter, Inzaghi corre verso il rinnovo: ecco cosa manca. Dopo proverà a raggiungere un obiettivo

Inter, Inzaghi corre verso il rinnovo. La squadra nerazzurra, con la vittoria dello scudetto, ha…

8 ore ago

Inter, Biasin dà l’annuncio su un obiettivo in attacco: “Non arriverà in nerazzurro”

Inter, Biasin depenna un giocatore dagli obiettivi di mercato. In casa nerazzurra c'è ancora tanto…

9 ore ago

Inter, Cuadrado nel mirino dei tifosi juventini

(Inter) Da domenica sera Juan Cuadrado è diventato il nerazzurro più odiato dai tifosi bianconeri.…

16 ore ago

Inter, Thuram trova il ragazzo che lo ha emozionato durante la festa

(Inter) Il sito Gianluca Dimarzio.com riporta l'intervista a Mattia, il ragazzo che Marcus Thuram cercava…

17 ore ago

Inter, novità importante per il nuovo stadio

(Inter) Il nuovo stadio continua ad essere al centro delle attività del club nerazzurro. Il…

18 ore ago