Inter, ‘quel grosso problema’. Bastoni, Skriniar, De Vrij: scoppia il caso

di Davide Giangaspero, pubblicato il: 04/10/2021

L'attacco dell'Inter viaggia a gonfie vele, la difesa invece balla. Bastoni, Skriniar, De Vrij, cosa succede?

Se lo chiede oggi La Gazzetta dello Sport. E' cambiato tanto all'Inter dall'arrivo di Simone Inzaghi. Nuova mentalità rispetto a Conte, calcio più fluido e coraggioso. Prova ne sono le tante reti messe a segno (almeno in campionato) dai nerazzurri. Ma la retroguardia sembra soffrire. Forse, una naturale conseguenza del gioco espresso dalla squadra e del baricentro più alto rispetto al passato.

Il problema però c'è, e va valutato con attenzione perché rischia di far perdere punti alla squadra. E non sempre Lautaro e Dzeko (leggi tutti i record del bosniaco) potranno risolvere i problemi come accaduto sabato contro il Sassuolo. “Buchi, incomprensione, scalate in ritardo, coperture preventive che latitano. Nel cantiere di Simone Inzaghi sarà indispensabile ripartire dalle fondamenta del progetto: troppi scricchiolii là dietro, cosa a cui nessuno nell’ambiente nerazzurro era più abituato”, rimarca il quotidiano.

Male sabato tutti i centrali. “Skriniar ha sofferto la verve di Boga anche perché si è trovato quasi sempre ad affrontarlo nell’uno contro uno. De Vrij ha perso la bussola: spesso fuori posto e fuori tempo, ma anche le scelte palle al piede evidenziano un momento di appannamento”. Bastoni viene definito soltanto il meno peggio a livello prestazionale. Le statistiche, poi, inquadrano un dato, “da un mese e mezzo Handanovic prende sempre gol e nonostante qualche errore imputabile al capitano, è chiaro che sia tutto il sistema “fase difensiva” che va rivisto e corretto. L’episodio del contatto da rigore col Sassuolo è stato solo la punta dell’iceberg”.

C'è, però, una differenza abissale. “L’Inter di Conte si difendeva molto bassa e compatta, quella di Inzaghi aggredisce in avanti perché più portata al palleggio offensivo. Ma una volta persa palla si fa tremendamente fatica a rincorrere”. Servirà ora più equilibrio. Giù le mani, però, da quanto evidenziato – anche e soprattutto in positivo – da questa Inter (qui il nostro punto di vista sul progetto).


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