SuperLega, addio “piccoli” club. Quelle quattro grandi imprese…

di Manuel Delon, pubblicato il: 20/04/2021

E' l'argomento di queste ore. Con la nascita della Super Lega – nel caso sarà messa in atto – che prevede una competizione tra i club più forti economicamente e più blasonati d'Europa, non ci sarà più spazio – almeno alle massime vette internazionali – per i “piccoli” club. Abbiamo deciso di ricordare alcune delle più grandi imprese realizzate dalle società di poca rilevanza che riprendono la nota leggenda “Davide contro Golia” e che hanno avuto luogo nella storia del calcio. Storie che sarebbero ora replicabili esclusivamente entro i confini nazionali, peraltro tutti da rivedere in base a ciò che verrà determinato dopo la frattura aperta fra top club e leghe.

BLACKBURN OLYMPIC  Nel lontano 1883 una squadra di operai, il Blackburn Olympic, di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima – e di cui si è purtroppo perso la memoria successivamente – conquistò la FA Cup, battendo i fortissimi Old Estonians, gli ex studenti di Elton che fino a quel giorno erano padroni del calcio inglese. Questo trionfo epocale avrebbe segnato la nascita del professionismo, la scomparsa delle squadre universitarie e l’ascesa dei club calcistici per come oggi li conosciamo. Indiscutibilmente, e per la prima volta, la storia fu scritta.

NOTTINGHAM FOREST DI CLOUGH Pur essendo uno dei club più antichi al mondo, il Forest non era mai stato considerato una squadra degna di particolare attenzione, ma l’arrivo di Clough in panchina cambiò tutto. Nella stagione 1977-78, neo-promosso in massima serie, il Nottingham Forest vinse immediatamente il campionato, un’impresa straordinaria ma che era soltanto l’inizio di qualcosa di ancor più incredibile. Le due stagioni successive, infatti, i Reds conquistarono 2 Coppe dei Campioni consecutivamente: prima vinsero la finale per 1-0 il Malmoe, poi l'anno successivo toccò all'Amburgo piegarsi sempre per 1-0 contro gli inglesi. Probabilmente quella centrata da Clough a Nottingham è la più grande impresa nella storia del calcio.

VERONA DI BAGNOLI  Nel 1985 il Verona riuscì incredibilmente e contro ogni pronostico a laurearsi campione d’Italia, centrando un traguardo che nessuno avrebbe mai previsto a inizio campionato e che divenne reale giorno dopo giorno. Il merito fu di un grande allenatore, Osvaldo Bagnoli, e di una serie di calciatori che trascinati dall’entusiasmo si scoprirono campioni riuscendo a resistere in testa dall’inizio alla fine nonostante gli addetti ai lavori pronosticassero un calo che invece non arrivò mai.

LEICESTER DI RANIERI L’ultima impresa che il calcio ricorda è quella centrata dal Leicester City, che nel 2015 ingaggiò l’allenatore italiano Claudio Ranieri con l’obbiettivo di centrare una tranquilla salvezza dopo quella da brividi ottenuta la stagione precedente. Il tecnico romano sembra ormai fuori dal calcio che conta, e la rosa che si trova ad avere a disposizione non presenta alcun nome degno di nota. Eppure il Leicester riesce incredibilmente a mettere in fila tutti. Nonostante anche in questo caso gli esperti si affannino a prevedere un calo fisico e mentale, questo non avverrà mai. Così nella stagione 2015/16 i Foxes conquistano la Premier League, dando l'ennesima dimostrazione che le favole esistono anche nel calcio. 


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