Spalletti e Pioli, partenza da applausi ma… Attenti all’inverno

di Nicolò Toccaceli, pubblicato il: 04/10/2021

Luciano Spalletti e Stefano Pioli sono senza dubbio gli allenatori del momento (almeno in Serie A).

Un inizio col botto per i due ex tecnici dell’Inter che stanno dominando dall’alto dei rispettivi 21 punti (sette vittorie su sette per il Napoli) e 19 punti per il Milan. I partenopei, in particolare, hanno già dovuto affrontare squadre quotate come Juventus e Fiorentina, mentre i rossoneri hanno avuto ragione della Lazio e dell’Atalanta (clicca qui per il resoconto del big match di Bergamo). E poi hanno pareggiato allo Stadium contro i bianconeri. Il ruolino di marcia è dunque notevole ma c’è un dato che può ridimensionare le due squadre.

Se si osservano i numeri delle ultime esperienze in panchina di Stefano Pioli (Milan, Fiorentina, Inter, Lazio), soltanto in tre occasioni le  sue squadre sono state in grado di mantenere un rendimento al massimo nelle ultime 19 gare di campionato, vale a dire nel girone di ritorno: con i rossoneri due stagioni fa, condizionata comunque dalla pandemia da Covid-19 e dal lockdown, al primo con la Lazio (2014/15), conclusa con la conquista di un posto in Champions League, e al primo con la Fiorentina (discrepanza minima tra girone d'andata e ritorno). I dati evidenziano come nella seconda stagione alla guida della stessa squadra il calo sia sistematico: è accaduto alla Lazio e alla Fiorentina (in entrambi i casi esonero all'inizio di aprile) e pure al Milan, passato l’anno scorso da una media punti di 2,26 alla fine del girone d'andata al misero 1,64.  Alla fine i rossoneri hanno comunque ottenuto l’accesso alla Champions con tanto di secondo posto finale. Il crollo è avvenuto in maniera fragorosa anche nell'atipico campionato all'Inter. Pioli ha iniziato a novembre prendendo il posto di De Boer e ha concluso con l'esonero a tre giornate dalla fine: 2,29 punti di media alla 19esima giornata, 1,43 al momento del divorzio con i nerazzurri. Un trend, quello disegnato dai numeri, che non fa ben sperare i rossoneri. I problemi di Pioli dall’inverno in poi, almeno stando ai numeri, restano evidenti.

Anche l’Inter di Luciano Spalletti ha attraversato per ben due anni la crisi durante il dominio del 'generale inverno'. Nella prima stagione la situazione era quasi drammatica, mentre nella seconda i numeri sono stati un pelo migliori ma le difficoltà nel fare gioco e nel segnare preoccupavano. Nel 2017/2018 dicembre e gennaio furono neri per Spalletti, dicevamo: dopo il 5-0 al Chievo (il 3 dicembre 2017), la prima Inter dell’attuale mister del Napoli (qui il report della gara vinta ieri a Firenze) infilò una serie nerissima. Otto partite senza i tre punti, cinque pareggi di fila: l’allenatore di Certaldo traballò e alle sue spalle si fece concreta l’ombra di Antonio Conte (già in rotta con il Chelsea) ma poi riuscì a tirarsi fuori dalle sabbie mobili. La resurrezione cominciò l’11 febbraio con il 2-1 al Bologna firmato Eder e Karamoh. E le 7 vittorie nelle ultime 14 gare valsero la qualificazione in Champions e la conferma di Spalletti (con tanto di rinnovo) sulla panchina nerazzurra.

Spalletti e Pioli, dai 'botti' iniziali al letargo dell’inverno. Riusciranno stavolta ad invertire la rotta?


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