Sampdoria-Inter, le pagelle nerazzurre: Barella e Dimarco al top, disastro Sensi

di Antonio Russo, pubblicato il: 12/09/2021

Torna la Serie A e torna l’Inter, chiamata a un impegno ostico in casa di una Sampdoria che tanto si è rinforzata negli ultimi giorni di mercato. I nerazzurri, in vantaggio due volte grazie alle reti di Dimarco e Lautaro, si fanno raggiungere prima dal gol fortunoso di Yoshida, e poi dal gol della domenica di Augello. Una gara ricca di problemi per i campioni d'Italia, che dopo aver terminato i cambi a disposizioni si ritrovano costretti a giocare in dieci a causa dell'infortunio lampo di Stefano Sensi. Un 2-2 che premia la voglia della Samp, ma che penalizza forse troppo l'Inter, che più volte è andata vicina al terzo gol nella ripresa. Di seguito le pagelle dei nerazzurri.

HANDANOVIC 5,5: Non ha colpe sul gol di Yoshida, d’altronde il tocco di Dzeko a un metro dalla porta rende la palla imprendibile. Qualche colpa però ce l’ha sul campanile alzato da Colley pochi secondi prima, in quel caso da un portiere ci si aspetta un’uscita per scongiurare pericoli maggiori. Poche colpe anche sul gol di Augello, ma la sensazione è che parta battuto a prescindere, senza neanche provare a prenderla.

SKRINIAR 6: Solita partita difensivamente perfetta per il Milan nerazzurro, che non ha colpe sui gol subiti dalla squadra campione d’Italia. Sempre pulito nelle uscite, anche con avversari scomodi come Quagliarella e Caputo sempre lì a dar fastidio.

DE VRIJ 6: Così come per Skriniar, anche la gara del numero 6 è priva di grosse sbavature. Prova a dare ordine al reparto ma la pressione costante della Sampdoria si fa sentire.

DIMARCO 7: Chiamato al non semplice compito di sostituire un pilastro come Bastoni, il canterano nerazzurro si presenta alla grande con una punizione micidiale che toglie le ragnatele dall’angolino della porta difesa da Audero e sblocca il match. Gara decisamente pulita quella di Dimarco, che sembra trovarsi perfettamente a suo agio nel ruolo di terzo in una difesa a tre. (Dal 66’) DUMFRIES 5,5: Entra e prova a spaccare la partita, ma la benzina sembra finire dopo appena dieci minuti. La tecnica c’è, la spinta anche, ma la condizione non è ancora quella giusta per giocare da titolare.

DARMIAN 6: In attesa di scoprire Dumfries, Darmian si conferma padrone della fascia destra nerazzurra. Attento in fase di copertura e sempre presente in fase di spinta, anche se non riesce mai a saltare l’ultima linea difensiva dei doriani. Nel complesso, ennesima prova superata per l’ex United.

BARELLA 7: Un motore alimentato a energia perpetua, instancabile e in grado di cambiare l’inerzia della partita in ogni momento, come nel caso del gol di Lautaro a fine prime tempo, partito da Un’incursione atomica del numero 23, il quale non contento ha anche servito un assist al bacio all’attaccante argentino.

BROZOVIC 6: Giornata non facile per il sacerdote del centrocampo, costantemente braccato da due o tre giocatori della Sampdoria. Nonostante le difficoltà del caso, il buon Brozo prova costruire al meglio delle sue possibilità. Nel secondo tempo Inzaghi preferisce toglierlo dal campo, forse preoccupato dal giallo preso nella prima frazione. (Dal 52’) VIDAL 6: Entrato per mettere un po’ di muscoli a centrocampo, riesce nel suo intento ma risulta troppo confusionario in più di un’occasione. La differenza rispetto alla scorsa stagione è evidente, ma ancora non basta.

CALHANOGLU 5,5: Una prova tutto sommato positiva quella del turco, che però non riesce mai a mettere in mostra tutte le sue qualità. Insomma, si limita al compitino, e quando ha l’occasione spedisce a lato un’ottima occasione per i nerazzurri. (Dal 66’) SENSI SV: Entra, subisce un colpo e la sua partita finisce. Ancora una volta Sensi è vittima della sua fragilità fisica, in questa occasione con l’aggravante di aver lasciato in dieci la squadra, che aveva ormai finito i cambi a disposizione. Encomiabile il tentativo di restare in campo per qualche minuto, ma ormai il giocatore risulta totalmente inaffidabile a livello fisico.

PERISIC 5,5: Ennesima prova attenta in fase di copertura per Ivan il terribile, che però non riesce a mettere in mostra tutte le sue potenzialità offensive. A inizio ripresa si ritrova da solo davanti al portiere avversario, ma tra il tiro in porta e l’assist per Dzeko sceglie una via di mezzo che vanifica un’occasione ghiottissima per i nerazzurri. (Dal 52’) D’AMBROSIO 6: La sua giocata più importante è sicuramente il salvataggio sulla linea, con Handanovic ormai battuto e con la palla che sembrava ormai dentro. Per il resto, il buon Danilo si limita al compitino.

LAUTARO 7: Il Toro non sembra risentire del jetlag e in campo gioca con la sua solita aggressività, conquistando subito la punizione poi concretizzata da Dimarco. Sul finire del primo tempo mette in porta un gioiello dei suoi, sfruttando al volo l’ottimo assist di Barella. Lautaro studia da prima punta, e la sensazione è che possa fare ancora di più. (Dal 60’) CORREA 5,5: Non riesce a spaccare di nuovo la partita da subentrato, ma la colpa è anche di una squadra, quella nerazzurra, ormai stanca e in dieci a causa dell’ennesimo infortunio di Sensi.

DZEKO 5,5: Tanta costruzione e tante spallate, ma poca incisività sotto-porta. Potrebbe essere riassunta così la partita di Edin Dzeko, che sembra mancare proprio dove dovrebbe fare la differenza, cioè in area di rigore.


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