Inter, un problema inaspettato, una scelta difficile

di Mario Spolverini, pubblicato il: 13/02/2020

La prova di Sensi nella semifinale di coppa Italia contro il Napoli ha sollevato notevoli perplessità. Il centrocampista illuminato e illuminante visto fino ad ottobre non c’è più.  In quelle poche settimane l’ex Sassuolo si era preso l’Inter e non solo.  Le attenzioni  di molti gli osservatori internazionali erano puntate su quel folletto che dominava a centrocampo per dinamismo ed inventiva, capace di colpi che diventavano magie decisive. Ed anche in zona gol faceva sentire il suo peso. L’infortunio con la Juventus lo ha tenuto lontano dai campi per oltre due mesi. Qualche sparuta apparizione (a Dortmund ad esempio),  dovuta alle necessità a causa degli infortuni a ripetizione, in  fin dei conti ha solo rallentato il recupero completo.

 Adesso la condizione fisica pare ritrovata, anche se non al 100%,  ma il ragazzo sembra aver perduto quella luce che aveva caratterizzato l’inizio della sua stagione in nerazzurro. Tanto più che  un centrocampista dalla fisicità non eccezionale come la sua è destinato a soffrire le pene dell’inferno nel calcio di oggi se non sopperisce con altre abilità fuori dal comune.

La logica vuole che Sensi non abbia dimenticato ciò che ha dimostrato di saper fare e che faccia bene Conte a dargli minuti preziosi in attesa di ritrovare il giocatore che sollevò ondate di entusiasmo nei tifosi nerazzurri.  Con due alert che si accendono però. Il primo è legato all’arrivo di Eriksen. Il danese potrà restare con impiego a tempo limitato ancora per poco, il processo di inserimento negli schemi di Conte viaggia veloce, tenerlo fuori a lungo sarebbe un controsenso tecnico ed economico. La punizione scagliata nel sette di Donnarumma nel derby ha colto la traversa ma ha fatto capire quanto l’ex Tottenham possa essere importante nel finale di stagione.

La seconda perplessità è da collegare al diritto di riscatto che l’Inter si troverà ad affrontare nel prossimo mercato estivo.  L’Inter dovrà valutare se  versare nelle casse del Sassuolo 20 milioni per l’acquisto a titolo definitivo, oltre ai 5 già spesi per il prestito di quest’anno.

Conoscendo le problematiche legate al FFP, la concretezza dimostrata da Marotta e dallo staff di mercato nerazzurro, i rapporti di amicizia con la società emiliana, la scelta non sarà facile. A meno che Sensi non dia segni di recupero  tangibili, e anche in questo caso sarà comunque  da valutare la fragilità dimostrata dal ragazzo che anche negli anni scorsi ha sempre perso un considerevole numero di partite a causa di infortuni muscolari.


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