Inter, Tuttosport: ‘Smentite le voci su Pif. Ma quante grane per Suning’

di Matteo Gardelli, pubblicato il: 14/10/2021

Pif vuole l'Inter? “La notizia è stata smentita da fonti del club nerazzurro che negano l'esistenza di un negoziato”. Tuttosport, in edicola oggi (giovedì 14 ottobre), fa il punto della situazione dopo lo scoop di Libero di ieri (qui l'articolo integrale). E poi sintetizza (nel catenaccio): “Quante grane per Suning

“Alla luce del successivo ingresso in Premier League, i contatti tra Pif e Suning potrebbero rientrare in un negoziato preliminare, poi superato dalla conclusione dell'affare Newcastle. Su questo punto le indiscrezioni sono discordanti. C'è chi conferma l'esistenza di una trattativa nelle scorse settimane. Chi invece – scrive Stefano Sacchi – esclude che ci siano mai stati incontri tra la famiglia Zhang e i sauditi. E chi ritiene che Pif potrebbe non fermarsi al Newcastle e quindi tornare all'assalto della Serie A”.

Il quotidiano torinese puntualmente ricorda come “dalla scorsa primavera, il gruppo di Nanchino non è più l'unico depositario del futuro azionariato dell'Inter. La necessità di ricorrere al salvataggio del maxi prestito da 275 milioni di Oaktree ha tolto il potere esclusivo di decidere a Suning”. Motivo? Scrive ancora Sacchi: “Non è chiaro a chi spetti l'ultima parola in caso di cessione. Di sicuro la proprietà cinese non può avere un margine di manovra completamente autonomo perché dipende dai finanziamenti di Oaktree”. Il fondo californiano, va infatti ricordato, ha già immesso nelle casse dell'Inter (circa) 75 milioni di euro. 

Secondo Tuttosport “potrebbe emergere qualche informazione in più dall'assemblea dei soci del 28 ottobre, convocata per approvare il bilancio 2020-2021 con l'enorme passivo di 246 milioni. Proprio questo 'rosso' dimostra che difficilmente – continua l'articolo di Stefano Sacchi – l'Inter potrà proseguire con l'assetto attuale al di là di questa stagione. Suning, infatti, non può più ripianare le perdite dell'Inter. Il bilancio 2021-2022 sarà migliore, ma produrrà disavanzi quindi non resteranno alternative a un passaggio di consegne oppure a un ingresso al timone di Oaktree con due anni di anticipo rispetto al 2024”.

L'articolo del quotidiano torinese, dopo aver parlato anche del rifinanziamento del bond, aver ricordato la questione stadio, si conclude così: “Le smentite sull'interessamento di Pif non bastano a congelare una situazione che deve per forza produrre un cambiamento al termine di questa stagione”. 


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