Inter, tanto bel gioco e un pizzico di ‘esplosività ‘: la sfida a De Zerbi

di Candido Baldini, pubblicato il: 27/09/2021

L'Inter domani, martedì, affronterà lo Shakhatr Donetsk nel secondo turno dei gironi di Champions League, guidato dal nuovo allenatore Roberto De Zerbi.

Il tecnico ha lasciato l'Italia in estate, per approdare al club ucraino. Una scelta probabilmente inaspettata. E chissà che non ci sia stata anche una piccola componente di rimpianto, visto il valzer delle panchine che subito dopo si è aperto in serie A. Gli ucraini puntano sempre su allenatori che sappiano far giocare bene la squadra (abbastanza sui generis, spesso composta da giocatori brasiliani di grande qualità). E questo dice molto sull'allenatore, che ha sempre cercato di dare un'identità definita ai suoi gruppi con una propensione offensiva molto accentuata ed uno stile estetico del gioco affascinante.

A questa propensione si unisce un grande integralismo, con un pizzico di 'esplosività'. Esempi di entrambe le componenti si sono viste nel corso della scorsa stagione. Un inizio importante, che aveva visto il suo Sassuolo tra le prime della classe, lo aveva portato a dire “non firmo per il quarto posto”. Poi, dopo il caos della Superlega, si lasciò andare a dichiarazioni forti rivolte a  Juventus, Inter e Milan, assumendosi il rischio (ammettendolo apertamente senza giri di parole) di compromettere un suo eventuale futuro in una delle big big italiane.

Molti sono stati i giovani che hanno trovato la loro consacrazione grazie a De Zerbi. Da Locatelli a Berardi, passando per i vari Boga, Sensi e tanti altri. Spesso ha dato del filo da torcere all'Inter. Ma un anno fa la vittoria per 3 a 0 degli uomini di Conte contro i neroverdi lanciò i nerazzurri nella cavalcata che portò allo scudetto. Chissà che non sia di buon auspicio domani, quando servirà rilanciare il cammino europeo. 


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