Inter, mercato? No grazie. Un top va assolutamente tenuto per 5 motivi

di Candido Baldini, pubblicato il: 06/04/2021

Inter, oltre a guardare al presente più vicino, che racconta di uno scudetto vicino, in casa nerazzurra si guarda ovviamente anche al futuro. E la costruzione della squadra del futuro passa anche per la conferma dei pilastri di questa rosa. E tra questi non può non essere menzionato. Questo ragazzo è stato acquistato quasi tre anni fa dalle giovanili dell'Atalanta, e dopo un breve periodo in prestito ha subito convinto Conte a puntare su di lui. Titolare sin dall'inizio e ha conquistato anche il cuore dei tifosi a suon di prestazioni superlative. Ora su di lui si stanno concentrando le attenzioni di alcune big europee, anche se l'Inter sta lavorando sul rinnovo, proprio per evitare di dover perdere un elemento del genere. Spiegare in sole 5 ragioni il perché trattenere Bastoni sia fondamentale potrebbe sembrare riduttivo, ma si può focalizzare l'attenzione su alcuni elementi in particolare. 

In primis perché la carta di identità dice 1999. Un giovane con talento, il colpo di mercato ideale. Un ragazzo di nemmeno 22 anni che gioca già da veterano ( e già dalla scorsa stagione). Una carriera davanti che può far star serena la dirigenza nerazzurra, la quale non dovrà preoccuparsi di intervenire in quel ruolo per diversi anni. Il simbolo migliore di una gestione ottimale di una società calcistica. Tutto ciò corredato anche da un curriculum di tutto rispetto. Una finale di Europa League all'attivo, qualche gara in Champions e un posto in nazionale. Non male per un giovane.

Futuro assicurato, perché simbolo del calcio moderno. Fisico slanciato e longilineo, che ricorda vagamento Marco Materazzi (suo idolo). Attitudine al gol, capacità di impostazione, propensione di buttarsi in avanti anche per i “dai e vai” (vedesi Bologna Inter di sabato sera). Giocatore completo quindi capace di fare praticamente tutto. 

E poi dove si trova un difensore capace di giocare con lo schieramento a 3 o a 4 senza risentire minimamente della diversità dell'assetto. Chi è abituato a giocare a 4 soffre a dover fare il “braccetto” nella difesa a tre. Chiedere a Godin e Skriniar per avere conferma. proprio lo slovacco solo ora sta sfoderando prestazioni dello stesso livello dell'era Spalletti. L'adattamento è durato più di un anno. bastoni ha dato già prova di essere indifferente al modulo utilizzato. Il match con la nazionale italiana contro la Polonia ne è la prova. In quell'occasione ha praticamente annullato non uno qualsiasi. Lewandowski infatti non l'ha praticamente mai vista. Nessuno come lui sembra saper offrire una garanzia del genere, che nell'ottica di un futuro cambio d allenatore potrebbe rappresentare un fattore determinante. 

A cercare un paragone verrebbe da dire che il ragazzo ricorda Nesta, nell'eleganza, nella capacità di uscire a testa alta. E se  Nesta sfiorò il passaggio all'Inter (poi andò al Milan e in nerazzurro arrivò Cannavaro) Bastoni rappresenta una sorta di “vendetta”, che non fa mai male Un paragone non da poco insomma. Per certi versi potrebbe avere anche qualcosa in più. Rispetto al difensore romano infatti l'ex Atalanta sembra vantare quella sopra citata attitudine a proporsi in avanti. Come si può sprecare quindi il nuovo Nesta?

E infine, che non guasta mai (anzi, soprattutto in questi tempi), l'Inter non deve rinunciare a Bastoni per il suo interismo. L'attaccamento alla maglia è merce raro. E se una simile maturità (di essere legati ad una squadra anziché rincorrere contratti d'oro) viene da un 22enne lì'apprezzamento deve essere doppio. Bastoni ha fatto capire che il suo sogno non è quello di giocare in quella o in quell'altra squadra, di guadagnare tot o di vincere chissà quale trofeo. Il suo sogno è quello di essere un giorno capitano della sua Inter. Non male per un ragazzino. Insomma, dove lo trovi un altro così?


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