Inter, contro il Sassuolo vittoria netta. In Champions ecco cosa potrebbe cambiare

di Raffaele Garinella, pubblicato il: 29/11/2020

Conte torna all’antico e l’Inter torna a successo. Netto, cristallino, non come quello ottenuto una settimana prima rischiando le coronarie contro il Torino. Annichilito De Zerbi, accreditato da tutti come il nuovo profeta del calcio italiano. Le profezie, è risaputo, non sempre si realizzano, e i buoni propositi del Sassuolo sono rimasti intrappolati nella nebbiolina calata lungo la Via Emilia. De Zerbi ha dichiarato che non firmerebbe per il quarto posto. È ambizioso il tecnico bresciano, e l'ambizione muove il mondo. A patto però che cammini con lo stesso passo dell'umiltà. 

Ecco la parolina magica che ha permesso ai nerazzurri di espugnare il Mapei Stadium. Squadra umile e determinata sin dalle battute iniziali. La luce l’ha accesa l’Inter, finalmente degna del motto dei moschettieri tanto cari ad Alexandre Dumas. Tutti per uno ed uno per tutti. Reparti mai scollati, ottima fase di possesso, ermetica quella difensiva, proprio come ammirato nelle fasi finali della scorsa stagione.

Rispetto alla gara di Champions League contro il Real Madrid, è cambiato più di qualcosa. Non tanto negli uomini, ma nell’atteggiamento tattico. Accantonato il trequartista, puro o adattato, archiviato il tiki taka di letargica memoria, spazio concesso alla concretezza di un calcio senza fronzoli. E poi gli uomini, questa volta giusti e al posto giusto. Come Darmian e Perisic, esterni spesso sottovalutati, talvolta bistrattati, ma efficaci nelle due fasi. I due non hanno fatto rimpiangere Hakimi e Young, autori di prestazioni – soprattutto ultimamente – non certo memorabili. 

La vittoria andrà archiviata a tempo di record perché martedì in Germania non si potrà fallire. O l’Europa che conta resterà solo un ricordo d’autunno. Il Borussia Moenchengladbach è squadra organizzata, ben messa in campo e votata ad un calcio sempre propositivo. Il centrocampo ammirato contro il Sassuolo potrebbe andar bene, ma fino ad un certo punto. La sensazione è che con maggiore qualità in regìa – Sensi sarebbe fondamentale – Barella potrebbe tornare ad esaltarsi nel ruolo di mezzala. Con Brozovic – probabile il suo impiego dal primo minuto al posto dello squalificato Vidal – l'Inter potrebbe finalmente chiudere il cerchio e mettere alle corde Thuram e compagni. Non resta che attendere per conoscere il pensiero di Antonio Conte. Tutti sulla stessa barca? Finché la barca va, cantava Orietta Berti, meglio lasciarla andare.


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