(ID), Garlando: “Ricostruzione post-Triplete sbagliata. Conte resta? Credo…”

di Gianfranco Rotondo, pubblicato il: 20/05/2021

Grande puntata del podcast de La Voce Nerazzurra, “I Gemelli e Saba”. Nel corso dell'intervista esclusiva all'ex tecnico nerazzurro, Andrea Stramaccioni, è intervenuto insieme ai nostri giornalisti Mario Spolverini e Raffaele Garinella e all'agente FIFA Sabatino Durante, una grandissima firma del nostro giornalismo come Luigi Garlando.

Ecco le sue parole:

Sulla rifondazione post-Triplete: “Quello che mi chiedo è non perché è stato mandato Sneijder, ma perché non sono stati mandati gli altri prima. Dopo il Triplete l’Inter andava rifondata. Li bisognava avere il cinismo di ricostruire. La ricostruzione dopo il Triplete è stata sbagliata per eccesso di riconoscimento, con rinnovi troppo onerosi. Io credo che la piazza l’avrebbe presa bene perché aveva gratitudine verso il presidente e avrebbe aperto un nuovo ciclo. Io ho vissuto da vicino anche l’esperienza di Gasperini, è ho visto come è stata bruciata quell’esperienza. C’erano i giocatori che volevano giocare come giocavano con Mourinho e che avevano un rapporto privilegiato con il presidente. Ci fu un’amichevole contro il Chievo e Sneijder volle andare a fare un’amichevole con l’Olanda contro San Marino, addirittura chiamò il presidente che glielo accordò. Eto’o diceva che avrebbe fatto il terzino con Mou, ma poi basta”.

Sul futuro di Conte: “I miei colleghi davano una lettura ottimistica sul futuro di Conte, anche se io qualche riserva me la prendo. Io mi aspetto un Conte che si sieda al tavolo, comprensivo, ma che non accetti un indebolimento, anzi. Non credo che Conte, però, sia stupido perché non trova nessuno che gli dia 13 milioni di euro e le panchine sono un po’ tutte piene”.

Su un eventuale ciclo di Conte all'Inter: “Conte ha aperto il ciclo Juve e lo ha chiuso perché gli ha impedito di arrivare a dieci scudetti di fila. Penso che per lui sia stata una soddisfazione per come si è lasciato con la Juve. Io sono stato critico con lui, ma poi è vero che ha dato un’identità, anche se penso che lui è questo e non ci sarà un upgrade. L’anno scorso riuscì a dare qualità nelle partite europee con Borussia e Barcellona. Mi piacerebbe vedere un giocatore di qualità come De Paul. Non è un caso che nelle partite citate ci sia stato il miglior Sensi”.


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