Esclusiva Id – Sergio Pellissier, la bandiera che non si arrende

di Simone Salines, pubblicato il: 17/09/2021

Sergio Pellissier è, senza tema di smentita, uno degli ultimi simboli del calcio ‘romantico’ di fine anni 90 e inizio nuovo millennio. Per 17 anni ha vestito la maglia del Chievo Verona e, oggi, che il Chievo Verona non c’è più, lui non si arrende. L’attaccante, fondando la Clivense, vuole infatti raccogliere e mandare avanti il ‘sogno’ dei gialloblu, estromessi dal campionato di serie B.

Il progetto è creare una società sana. Cercheremo – ha detto in esclusiva a Interdipendenza – di creare una struttura dove poter realizzare qualcosa di bello. Vogliamo partire con la giusta mentalità”. È stata abbandonata l'idea di usare il nome 'Chievo 1929' o 'Chievo 2021’. È infatti sparito il sostantivo che indica il quartiere di Verona per il quale il presidente Luca Campedelli aveva – ricorda l’Ansa – diramato un comunicato durissimo di diffida a utilizzare quel marchio perché registrato.

Ma cosa non ha funzionato nel vecchio Chievo? Pellissier, durante la nostra intervista esclusiva, risponde lapidario: “Dovremmo chiederlo a chi gestiva la società in quel periodo. Non so quali siano le motivazioni, io voglio solo evitare che tutto ciò accada anche alla mia squadra. Cercheremo di non sbagliare mai o comunque il meno possibile. Abbiamo bisogno – ha sottolineato l’ex attaccante – di persone che ci tengono e che danno il massimo per questa squadra”.

La Clivense partirà dalla Terza Categoria e sfiderà società veronesi come il San Zeno e il Crazy Colombo. Co-fondatore è Enzo Zanin, storico portiere del Chievo degli anni '90. Pellissier, a Interdipendenza, spiega infine il progetto del settore giovanile: “In questa stagione, a causa dei tempi ristretti, non siamo riusciti ad allestirlo. Per prepararlo bene  servirà un anno”.


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