Quel Maurito pubblicato in bianco e nero…

di Luciano Oggiano, pubblicato il: 17/03/2019

Il Maurito dei 122 gol in maglia nerazzurra

Difficile trovare argomentazioni valide sul Giovedì sera a S.Siro. Ancora più difficile capire come si possa cadere così in basso nello spazio di un mese, basti rivedere le immagini di Fiorentina – Inter. Da sole dimostrano che l’Inter anti Eintracht non le era nemmeno cugina. Troppe cose cambiate in poco tempo, infortuni a parte, per non pensare che ancora una volta qualcuno ( o qualcosa) si è colpevolmente inceppato nel momento meno opportuno. Ad iniziare dall’ex capitano, proseguendo con i teatrini attorno alla telenovela. Di certo c’è che la vicenda Icardi è solo in apparenza in stallo, mentre in realtà per molti è già conclusa da tempo. E lo è con la certezza che quel Maurito dei 122 gol in maglia nerazzurra, che ha segnato più gol alla Juventus, e all’esordio in Champions fà 3 gol in 4 partite, è solo un ricordo. Fino a due mesi fà era considerato un valore da tenere in cassaforte, a dispetto della corte di altri top club. Ora è precipitato senza paracadute dalle curve che lo avevano acclamato, secondo voci misteriose anche spinto da Spalletti. E molti temono, sperando il contrario, che quel Maurito pubblicato in bianco e nero (immagine in evidenza) non sia proprio casuale…

Società Inter, la responsabilità di una fascia tolta…

Colpe da attribuire alle due parti, in percentuali diverse, sempre col beneficio del dubbio in relazione a quanto emerso attraverso i media. Alla società Inter, la responsabilità di una fascia tolta  ad un capitano che, pur con tutti i suoi difetti in quella veste, lo era da 3 anni. E averla tolta senza dare una giustificazione ufficiale al pubblico, è stato il primo passo opinabile, che ha poi lasciato il passo alle illazioni. Intrighi con altri compagni, presunti dissapori con l’allenatore (che pure lo definiva “animale d’area“, specie dopo il gol nel derby) svelati da una spia dello spogliatoio, “clan” in conflitto. Ma indubbiamente il polverone più denso si è alzato sul comportamento dell’agente/moglie Wanda, con le continue e comprovate dichiarazioni pubbliche. Le indiscrezioni, i malumori circa il rapporto di Mauro con il resto dello spogliatoio e le diatribe sul rinnovo, sono risultate determinanti per il deterioramento della situazione. Risultato, la tifoseria non ne può più, e sulla base di quanto è dato sapere, ha decretato l’incompatibilità di Icardi con il futuro della squadra. Di fatto, quindi, escludendolo da ogni possibilità di riabilitazione a breve scadenza, anche se a suon di gol.

Icardi, la cocciutaggine del rifiuto al ritorno in campo

Ad Icardi invece attribuisco, sempre su base aleatoria delle notizie emerse, la cocciutaggine nel rifiuto al ritorno in campo e al dialogo con lo spogliatoio. In situazioni di assoluta emergenza a causa delle numerose defezioni, si evidenzia come il giocatore abbia anteposto il proprio ego ad ogni tentativo di riconciliazione. Comportamento in netto contrasto a quanto da sempre affermato sia da lui che da Wanda, circa il legame e la fedeltà che lo legherebbero all’Inter. E su queste basi si fondava, fino a poco tempo fà, l’improbabilità di un Maurito in bianco e nero, anche dalle nette dichiarazioni di Zhang. Ad oggi, risulta invece che l’assenza anche nel derby ha lasciato aperta solo una porta, quella in uscita. Assieme a lui, altri che hanno alimentato il fuoco, e poi fallito l’occasione per dimostrare che di Icardi ne fanno a meno senza problemi. Di fatto, i problemi si sono invece materializzati in quantità, su cifre che parlano da sole in classifica, laddove si legge di numeri stagnanti alla voce gol fatti.

Sull’Inter gli spettri di una nuova debacle, ma…

Ora, portare a termine la stagione senza perdere l’ultimo obiettivo, la qualificazione alla prossima Champions L., probabilmente non basterà a Spalletti per guadagnarsi la riconferma. Ma per arrivarci, la squadra ha innegabilmente bisogno di una defibrillazione, una scossa vigorosa che però nel contesto attuale è difficile da assestare. In effetti, in tali condizioni i limiti fisico-atletici e caratteriali emersi sono gli unici dati che indicano ai bookmakers le quote previste per il derby di Domenica. Quote che risultano ovviamente impietose, e proiettano sull’Inter gli spettri di una nuova debacle. Tuttavia, pur nella probabilità di una sconfitta, la peculiarità della stracittadina concede qualche spiraglio ai nerazzurri…

Tradizioni e cabala, una molla d’orgoglio da derby

Tradizione vuole che, spesso, sia la squadra che sta peggio a spuntarla. Ma aldilà della cabala, effimero lumicino di speranza, è possibile scatti una molla d’orgoglio da derby. Un meccanismo di rivalsa che rianimi i giocatori in campo, a riscattare un infausto periodo. Forse non sarà sufficiente, contro un Milan avvantaggiato per meriti propri e demerito dall’Inter, ma difficilmente si rivedrà una squadra così spenta e svogliata. Forse, solo su questo potrebbe commettere un piccolo errore di presunzione, il Milan. E se improvvisamente, contro ogni razionale logica, si rivedessero i Perisic e Brozovic del mondiale? Se Nainggolan, ammesso che possa entrare, si rimettesse a fare quello che sapeva, se Skriniar e De Vrj torneranno a formare la coppia solida già vista? Se Politano e Lautaro avessero rifatto il pieno di vitalità e voglia di farcela, lasciando di conseguenza l’immagine di Maurito in bianco e nero? ? Ovviamente non si vince con i SE e i MA, però “se” almeno buona parte si concretizzassero, per i rossoneri potrebbe diventare ben più difficile del previsto. Poi le solite frasi fatte (tipo la palla è rotonda), lasciano il tempo che trovano, perchè la rotondità è utile quando abilmente sfruttata.Tenendo ben presente che non solo il Milan, ma qualsiasi avversario può far male, se lo lasci giocare guardando e aspettando che sbagli…


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