Lukaku crea, Lautaro distrugge… gli avversari. L’Inter vola al comando

di Raffaele Garinella, pubblicato il: 02/12/2019

Self control! Calma e gesso, se preferite. L’Inter batte la Spal – 2-1 – e sale in testa alla classifica. È vero, la graduatoria non va guardata – almeno per il momento – ma i nerazzurri sono meritatamente primi. Nonostante le difficoltà connesse ai numerosi infortuni, Antonio Conte si conferma motivatore sopraffino ed allenatore straordinario. Lo dimostrano le prestazioni recenti di Borja Valero, tra i migliori a Praga, sempre pronto quando chiamato in causa. Conte è il capitano, leader di un gruppo di moschettieri in cui tutti si battono per l’altro. 

E chissà dove sarebbero i nerazzurri se Conte avesse avuto a disposizione l'intero organico. È inutile girarci attorno, ma le assenze di Sensi, Barella e Sanchez pesano, e non poco, sull'economia dei cambi. Senza dimenticare gli infortuni che hanno colpito D’Ambrosio, Vecino, Gagliardini ed Asamoah. Ma l’Inter si è dimostrata più forte delle difficoltà che l’hanno attanagliata. Serrare i ranghi, stringere i denti, almeno fino a gennaio, quando la palla passerà alla società. Bisognerà intervenire sul mercato per non vanificare quanto di buono fatto fino ad ora. Ma su questo Marotta è stato chiaro. Il mercato di gennaio non offre molte occasioni, ma l'Inter cercherà di cogliere quelle poche che si presenteranno. 

Nel frattempo è bene continuare a vincere. Lukaku e Lautaro, uno crea, l’altro distrugge le difese avversarie, e viceversa. Come a Praga, così contro la Spal. In attesa della Roma, squadra ostica che nelle ultime stagioni ha regalato poche soddisfazioni all'Inter. Almeno a San Siro. Vero, ma Conte era da un’altra parte. Oggi è nerazzurro. Ed è un bel vedere. 


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