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Inter Sheriff, oltre i tre punti arriva la notizia più attesa

Inter Sheriff – Dopo aver rivisto i fantasmi dello Shakhtar versione Champions dello scorso l’Inter abbatte lo Sheriff e guarda con ragionevole ottimismo al futuro nella massima competizione europea.

A Tiraspol i ragazzi di Inzaghi hanno assediato l’area avversaria con lucida pazienza fin dal fischio di inizio. Dopo un paio di incertezze su palle perse nei primi 6 minuti da Brozovic e De Vrij le occasioni sono iniziate a fioccare. Dzeko due volte, Lautaro altrettante, lo stesso Brozovic e Darmian hanno avuto occasioni limpide per sbloccare il risultato, ma anche ieri sera la dea bendata sembrava girarsi dall’altra parte pronta a confezionare l’ennesimo scherzo per spengere le velleità nerazzurre in Champions già da questo mese di ottobre. Lo 0 a 0 al 45mo suonava come una beffa già vissuta, sanguinosa e foriera di polemiche a raffica.

Poi nella ripresa il mondo ha ritrovato il suo ordine naturale, Brozovic ha segnato il gol più pesante di questo inizio stagione, Skriniar e Sanchez hanno messo in ghiaccio un risultato tanto meritato quanto risicato vista la mole di gioco e di occasioni espresse.

La notizia più confortante oltre al risultato è che la squadra, pur in condizioni di stress altissimo, non ha mai perso calma e concentrazione, l’equilibrio tra le linee visto con Juventus, Empoli e Udinese ha trovato una conferma quanto mai importante. Nessuna frenesia, nessuna avventura cercata a discapito della lucidità, a testimonianza del fatto che il lavoro di mister Inzaghi sta dando frutti positivi anche sotto l’aspetto della mentalità. Altra nota da sottolineare la prestazione di Vidal, protagonista (finalmente) di una gara intera a giri altissimi e utilità massima in mezzo al campo, sia nel recupero palla che nella impostazione della manovra offensiva.

Il futuro in Champions è ora tutto nelle mani dei nerazzurri, tra 20 giorni a San Siro sarà di nuovo lo Shakhtar ad indicare a Inzaghi e C. la strada degli ottavi di finale o quella per l’inferno.

Nel mezzo le due sfide con le regine (per il momento) della serie A, Milan e Napoli, per arrivare a fine novembre con  il primo consuntivo di stagione. Ripresentarsi a marzo negli stadi più importanti d’Europa e restare a breve distanza dalle prime in  campionato per continuare a competere per il vertice sarebbe la rampa di lancio per un  2022 da vivere alla grande.

Delle alternative (che pur esistono, eccome) parleremo se e quando, di scaramanzia non  è mai morto nessuno. O no?

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